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Serie A: pareggio 1-1 nel lunch match tra Lecce e Sampdoria

Salentini a +5 dalla zona retrocessione, Samp a - 10 dalla salvezza

Il lunch match va di scena al Va del Mare dove cercano punti il Lecce, per restare lontano dai guai, e la Samp per aggrapparsi alle seppur deboli speranze salvezza. Finisce 1-1, un pareggio che alla fine soddisfa nessuno anche se serve più a Baroni per muovere la classifica dopo 6 sconfitte consecutive che a Stankovic  che resta in coda alla classifica
Le reti del leccese Ceesay nel primo tempo e del doriano Jese’ nella ripresa

La partita

Piede sull’acceleratore per il Lecce che parte fortissimo e si rende subito pericoloso con il colpo di testa di Umtiti su corner di Oudin che termina di poco a lato. Ci riprova lo stesso Oudin ma il mancino finisce fuori. Tenta anche Di Francesco con un tiro al volo e sul taccuino finiscono anche le conclusioni ravvicinate di Blin prima e Oudin che dopo un batti e ribatti, sbatte sul muro Ravaglia e poi su Zanoli. E siamo solo al 18’. La Samp soffre e non reagisce. L’assalto del Lecce porta frutti alla mezz’ora quando su assist di Strefezza, Ceesay buca Ravaglia. Il vantaggio non placa i salentini che non abbassano i giri del motore e continuano a confezionare occasioni per il raddoppio. Nonostante il record di conclusioni a rete in soli 45’, ma il primo tempo finisce con un solo gol di scarto.

Stankovic prova allora a scuotere i suoi con ben 4 sostituzioni all’intervallo: fuori Zanoli, Nuytinck, Djuricic e Lammers, dentro Murillo, Sabiri, Cuisance e Jesé Rodriguez. Lo spartito non cambia: è più vicino il Lecce al raddoppio di quanto lo siano al pareggio i blucerchiati. Ma nell’unica distrazione della squadra di Baroni, Gabbiadini e Jesé Rodriguez costruiscono il raddoppio. I due fraseggiano al limite dell’aria e Jesè di scavino supera Falcone per la sua prima rete in A. Il risultato non cambierà più.

Il Lecce interrompe la serie di sconfitte (6 prima del pari di oggi) e resta a +5 dalla zona retrocessione, mentre la Samp resta inchiodata in fondo alla classifica (- 10 dalla salvezza e sole 8 gare da giocare) con i problemi societari a rendere la situazione ancora più pesante.

Il tabellino

Lecce-Sampdoria 1-1

Lecce (4-2-3-1): Falcone; Gendrey (90’ st Romagnoli), Baschirotto, Umtiti, Gallo; Hjulmand, Blin (36’ st Gonzalez); Strefezza (90’ st Banda), Oudin (28’ st Maleh), Di Francesco; Ceesay (36’ st Colombo). All.: Baroni

Sampdoria (4-4-2): Ravaglia; Zanoli (1’ st Cuisance), Nuytinck (1’ st Murillo), Amione Augello; Leris, Rincon, Winks, Djuricic (1’ Sabiri); Gabbiadini (31’ Quagliarella), Lammers (1’ st Jesé). All.: Stankovic

Arbitro: Mariani
Marcatori: 31’ Ceesay (L), 30’ st Jesé (S)
Ammoniti: Leris (S), Sabiri (S), Di Francesco (L), Rincon (S), Augello (S)

Le dichiarazioni post partita

BARONI – “La squadra nello spogliatoio non era contrariata, ci sono state parole di fiducia perché è la prestazione che ci dà fiducia. Per quanto sviluppato e quanto successo oggi il pareggio non è decisamente il risultato giusto. Abbiamo avuto tante occasioni, con tanto di record di tiri nel primo tempo. C’è stata voglia, determinazione, ricerca. Nonostante io avessi spinto la squadra a non arretrare e a correre in avanti, abbiamo un attimino tirato il fiato ed è arrivato l’episodio del gol su una situazione evitabile, in cui perdiamo anche un rimpallo. Non è un momento fortunato. La squadra fa delle prestazioni che però alla fine farà girare questo fattore”.

STANKOVIC“Questo è un gruppo onesto, diretto, parliamo tanto. Ci confrontiamo quasi come amici, c’è un rapporto di onestà e siamo diretti. Abbiamo parlato delle nostre sensazioni, perché avevamo fatto certi errori non da noi. Abbiamo subito l’aggressione sulle seconde palle, le ripartenze, nelle scalate non partivamo subito. Purtroppo a questi livelli gli errori si pagano. Ora però ripartiamo da questo cerchio. Abbiamo raddrizzato una partita che non è cominciata come volevamo noi, poi aggiustando qualcosa all’intervallo siamo cresciuti e abbiamo raccolto un punto che muove la classifica. Mi prendo tutte le responsabilità, si può sbagliare perché è difficile giocare ogni domenica con l’acqua alla gola, che ogni domenica è l’ultima spiaggia. Si può sentire la pressione, anche perché giochiamo contro squadre più attrezzate. Io riparto dal secondo tempo”.

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