Dopo le polemiche scatenate dalla discutibile direzione di gara di Francia-Italia di ieri sera, l’Uefa ha deciso di introdurre VAR e Goal Line Technology dai quarti di finale dell’Europeo U21.
A finire sotto processo è il presidente della UEFA Aleksander Ceferin, da sempre schierato contro l’utilizzo della tecnologia in campo, che non ha mai motivato né spiegato ufficialmente l’incomprensibile scelta di non autorizzarla in una competizione importante come l’Europeo. Scelta che, dopo quanto accaduto ieri sera, rischia di minare la credibilità del torneo che assegna anche un posto ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 alle prime tre classificate.
C’è stato bisogno del clamore provocato dagli errori dell’arbitro olandese Allard Lindhout, decisivi nella sconfitta per 2-1 degli Azzurrini contro la Francia, per costringere il numero uno dell’Uefa al clamoroso dietrofront e a deliberare l’utilizzo del VAR a partire dalla fase a eliminazione diretta.
Informato del ripensamento dell’Uefa, Paolo Nicolato, ct dell’Under 21 azzurra ha commentato: “Una beffa il VAR dai quarti di finale? No, piuttosto lo considero un miglioramento, ma avrei preferito che ci fosse già ieri sera”.
Un rigore non concesso all’Italia per il tocco di mano di Kalulu, il fallo di Gouiri su Okoli ignorato nell’azione che porta al raddoppio francese e, soprattutto, il pari di Bellanova non convalidato nonostante la palla avesse abbondantemente superato la linea di porta. Queste le situazioni sfuggite a Lindhout che risulta ancora designato per la gara di domani tra Spagna e Croazia.
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