Nelle gare del sabato della 5^ giornata di Serie A, il Milan ritrova la vittoria al termine di una settimana complicata, tra il tracollo del derby e il pareggio all’esordio Champions con il Newcastle. Nonostante le assenze difensive, alla squadra di Pioli basta il gol di Rafael Leaõ al minuto 8 per regolare l’Hellas, ben organizzato, ma poco pericoloso. Nel match delle 18.00 pomeriggio da incubo per i bianconeri di Allegri che perdono 4-2 al Maipei Stadium contro il Sassuolo. La Lazio di Sarri si conferma in difficoltà e no va oltre l’1-1 in casa contro un Monza ben messo in campo da Palladino.
Milan-Hellas Verona 1-0 (ore 15.00)
Dopo un lungo check da parte del direttore di gara Maresca sulle condizioni del campo, vista la forte pioggia su Milano in mattinata, il calcio d’inizio di Milan-Hellas è arrivato con 30 minuti di ritardo. Ne sono sufficienti 8 al Milan per portarsi avanti nel risultato. Folorunsho e Hien vanno in difficoltà sul pressing rossonero, Giroud recupera e lancia Leaõ a campo aperto.
Il portoghese, con la fascia da capitano al braccio, incrocia in area col mancino e batte Montipò: 1-0 e terzo gol consecutivo per l’esterno. Un’ottima risposta alle critiche ricevute per l’errore sotto porta di mercoledì in Champions. L’Hellas sembra faticare in fase di costruzione, ma un’ottima uscita dal basso al 20’ porta alla prima occasione per gli scaligeri. Folorunsho strappa sul centro destra e si appoggia su Terracciano, l’esterno crossa per lo stesso Folorunsho che colpisce di testa. Sportiello si supera e con la mano destra si oppone all’ex Bari, proteggendo il vantaggio per la propria squadra. Il match vive di molta intensità e poca precisione, è lotta nelle due metà campo tra le squadre che regalano poche emozioni nel primo tempo. Nonostante le indisponibilità di Theo, Calabria e Kalulu, il 3-4-3 di Pioli ha garantito buona solidità, consentendo al Milan di chiudere in vantaggio dopo 45’ minuti.
Nella ripresa l’Hellas cerca di alzare il ritmo, Baroni inserisce Bonazzoli al posto di Faraoni per aumentare il potenziale offensivo. Il numero 90 gialloblù si fa subito notare, pescato a centro area da Terracciano prova a colpire di prima col destro. La conclusione è troppo debole e viene bloccata da Sportiello. Il Verona si scopre, il Milan riparte e trova spazio con Leaõ al 63’.
Il 10 rossonero cerca di ripetere la splendida azione mostrata contro il Newcastle, trovando però l’opposizione dei difensori ospiti. Altra tegola per Pioli, che perde Krunic per stiramento e inserisce Loftus-Cheek e Jovic, quest’ultimo al posto di Giroud. Al 72’ Pulisic si mette in proprio e sfida il reparto difensivo del Verona. Lo statunitense aggira Dawidowicz, sulla sua conclusione deve intervenire Montipò per tenere in gara l’Hellas. Il Milan tiene il campo e cerca di chiudere la gara, ma Montipò cala un altro grande intervento su Musah a cinque minuti dal 90’. L’ultima palla gol del match è di Jovic (90’+4’), con l’ennesima opposizione del portiere classe ‘96 sul tiro del serbo.
Termina 1-0 tra Milan e Verona, tre punti pesanti per i rossoneri che ritrovano fiducia in vista del prossimo impegno a Cagliari. L’Hellas, sempre in gara fino al 96’, affronterà in casa l’Atalanta. (e.c.)
Sassuolo-Juventus 4-2 (ore 18.00)
Nella gara delle 18.00 al Maipei Stadium si incontrano Sassuolo e Juventus. Dionisi schiera ancora Cragno tra i pali al posto dell’indisponibile Consigli, in mezzo al campo da fiducia a Boloca e Matheus Henrique, l’attacco affidato al collaudato tridente formato da Laurientè, Pinamonti e Berardi con Bajrami a supporto sulla trequarti. Allegri scegli Gatti al posto dell’assente Alex Sandro a formare la linea a tre di difesa con Bremer e Danilo, sugli esterni tocca a McKennie e Kostic, l’attacco affidato ancora a Vlahovic e Chiesa.
Il Sassuolo è molto attento e ordinato, la Juventus parte molto offensiva e nei primi 10′ va tre volte alla conclusione con Rabiot e Danilo. Al 12 sono gli emiliani a trovare in vantaggio con un tiro improvviso di Laurientè dal vertice sinistro dell’area che sorprende Szczesny goffo nel tentativo di parata.
La squadra di Allegri prova subito a reagire con Vlahovic e Kostic e e al terzo tentativo trova il pari con una autorete di Vina per anticipare McKennie sul cross di Chiesa infila nella sua porta. Dopo il pareggio il Sassuolo continua a giocare con coraggio e in un paio di occasioni arriva facile alla conclusione. Al 41′ i neroverdi si riportano avanti: bella iniziativa di Matheus Henrique che serve Berardi al limite dell’area, l’attaccante non ci pensa due volte e batte Szczesny con un bel tiro che si infila nell’angolino basso .
Nella ripresa il Sassuolo spreca diverse occasioni, la più grande al 63’ con Laurientè, servito da uno spettacolare esterno di Berardi, che calcia altissimo il pallone del possibile del 3-1 solo davanti a Szczesny. Lo imita due minuti dopo sull’altro fronte Vlahovic che manca il pari davanti a Consigli. Nel finale succede di tutto. Al 78’ Chiesa trova il 2-2 su assist di Fagioli. Quattro minuti e la Juventus si fa superare di nuovo: il sorpasso è firmato da Pinamonti, al terzo gol consecutivo, che sfrutta di testa una respinta rivedibile del portiere juventino su un tiro di Laurientè.
Dopo una traversa di Defrel, arriva la quarta rete per il Sassuolo su retropassaggio folle di Gatti con Szczesny fuori dai pali.
Finisce 4-2 per i padroni di casi e con le proteste bianconere per una mancata espulsione di Berardi graziato al 57’ da arbitro e Var per un intervento a gamba alta su Bremer punito solo con il giallo. (m.s.)
Lazio-Monza 1-1 (ore 20.45)
Secondo pareggio di fila all’Olimpico per la Lazio di Maurizio Sarri, 1-1- contro il Monza, dopo il risultato acquisito in extremis contro l’Atletico Madrid. Buona prestazione da parte degli ospiti, abili in fase di palleggio e nello sfruttare le ripartenze. Passo falso invece per i biancocelesti, che per la sesta partita di fila non riescono a mantenere la propria porta inviolata (l’anno scoro Provedel aveva registrato 21 clean-sheet).
Al 13’ cambia il parziale all’Olimpico: Zaccagni supera Ciurria in velocità e viene steso in area di rigore. Per Abisso non ci sono dubbi: rigore per i biancocelesti. Dagli undici metri si presenta Ciro Immobile che, con freddezza glaciale, spiazza Di Gregorio.
La squadra di Palladino ha l’occasione per pareggiare dopo pochi minuti, ma l’azione viene interrotta per fuorigioco di Dany Mota al momento della conclusione. Al 23’ Kyriakopoulos trova Ciurria in area di rigore, ma il centrocampista spreca da buona posizione. Il Monza gioca bene e al 35’ trova il pari: Gagliardini è rapace nel sfruttare una sponda di Colombo su un cross dalla destra di Ciurria. I biancorossi hanno addirittura l’occasione per portarsi avanti allo scadere dell’unico minuto di recupero del primo tempo, ma il colpo di testa di Dany Mota, sull’ennesimo cross di uno scatenato Ciurria, sfiora di pochissimi centimetri il palo alla destra di Provedel.
Ripresa che si apre con l’iniziativa personale di Zaccagni, che si accentra e prova il destro a giro, ampiamente sopra la traversa. Il Monza risponde immediatamente con Pessina, che cerca l’angolino basso ma mette a lato di pochissimo. Al 53’ la Lazio costruisce bene in ripartenza con Zaccagni e Immobile: il capitano biancoceleste appoggia per Luis Alberto che prova la botta con il destro, peccando però di precisione. Sarri allora decide un triplo cambio: dentro Felipe Anderson, Vecino e Pellegrini, out Isaksen, Guendouzi e Hysaj. Il ritmo sembra cambiare subito e Immobile, servito da Cataldi, centra il palo dopo aver calciato di rimbalzo. Al 68’ primi cambi anche per Palladino: dentro D’Ambrosio e Vignato per Mota e Izzo.
Al 71’ Provedel è costretto ad allungarsi sulla conclusione a giro di Colpani. Il numero 28 di Palladino ha un’altra ghiotta occasione 1′ più tardi, dopo un errore in fase di costruzione della Lazio, ma questa volta il tiro è alle stelle. Al 74’ ancora Monza con Kyriakopoulos, ancora Provedel mostruoso in corner.
All’87’ la Lazio si divora una potenziale palla gol con Immobile che non riesce a sfruttare un passaggio errato della retroguardia avversaria e si fa intercettare da Di Gregorio. Dopo 5′ di recupero, l’arbitro Abisso manda le squadra negli spogliatoi: Lazio e Monza conquistano un punto per parte, smuovendo di poco la propria classifica. (m.b.)
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