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Serie A: 9^ giornata, le gare della domenica

La Juve batte il Milan, vincono anche Roma e Atalanta

(foto sito Juventus)

La domenica del nono turno di campionato si è aperta con la sofferta vittoria della Roma sul Monza nel lunch match. I giallorossi, in superiorità numerica dalla fine del primo tempo, passano solo al 90′ grazie alla rete di El Shaarawy. Ancora un’espulsione per Mourinho nel finale di gara. Il Bologna di Motta regola in casa il Frosinone per 2-1 e mette la freccia proprio sui ciociari. Rocambolesco 2-2, tutto nel finale, tra la Salernitana ora guidata da Pippo Inzaghi e il Cagliari di Ranieri. Nella gara delle 18 l’Atalanta supera un ostico Genoa con Lookman ed Ederson. Nel posticipo, Locatelli decide il big match del Meazza tra Milan e Juventus. Rossoneri in 10 uomini dal 40′ per l’espulsione di Thiaw.

Roma-Monza  1-0 ore 12.30

All’Olimpico nel lunch-match domenicale si affrontano Roma e Monza. La squadra di Mourinho arriva da due successi consecutivi contro Frosinone e Cagliari e cerca il terzo per tornare ad infilare una serie in campionato che non trova dall’aprile scorso; ancora fuori Dybala, Renato Sanches e Chris Smalling mentre Llorente ritrova almeno la panchina. Anche la squadra di Palladino è reduce da 2 successi consecutivi e non subisce reti da 348 minuti. Ai brianzoli mancano Izzo e il Papu Gomez fermato in settimana per doping.

La prima parte della gara vive di una predominanza territoriale del Monza che però trova difficoltà a rendersi pericoloso dalle parti di Rui Patricio. La squadra di Palladino arriva alla mezz’ora di gioco con il 63% di possesso palla ma senza conclusioni nello specchio della porta giallorossa. L’undici di Mourinho fatica a trovare ritmo e trame interessanti, le soluzioni cercate sono sempre quelle sulla sponda Lukaku spesso però ben arginato dalla retroguardia biancorossa. La Roma si sveglia negli ultimi dieci minuti e obbliga Di Gregorio a due conclusioni provvidenziali, la prima sul colpo di testa di Aouar al 36°, la seconda di piede sul tocco ravvicinato di Belotti al 45°. Tra i due episodi da registrare l’espulsione di D’Ambrosio che al 44′ riceve il secondo cartellino giallo per un fallo di impeto su Belotti nella metà campo giallorossa. 

La ripresa si riapre con la Roma in superiorità numerica alla ricerca del vantaggio ma spesso messa in difficoltà dal gioco ordinato e spregiudicato del Monza nonostante l’inferiorità numerica. Sarà proprio la squadra di Palladino a farsi pericolosa al 50′ quando Colpani sfiora di poco il palo con una bella conclusione. Intorno alla mezz’ora i primi cambi di Mourinho che diventeranno decisivi ai fini della vittoria finale, fuori Bove e Belotti dentro El Shaarawy e Azmoun. La Roma si assume qualche rischio e spesso mostra il fianco alle veloci ripartenze del Monza.

I giallorossi vanno vicino al gol al 73′ con Lukaku che coglie il palo dopo un bel servizio di Azmoun che si districa bene nello stretto all’interno dell’area. La squadra di Palladino non sta a guardare e si rende spesso pericoloso sfruttando al meglio la velocità del neo entrato Vignato. Si arriva nell’ultimo quarto d’ora di gioco dove le azioni pericolose si alternano: per la Roma ancora Lukaku e Azmoun che colpisce il palo (già l’ottavo per la Roma in 9 gare), per il Monza prima Gagliardini e poi Vignato murato da un miracoloso recupero di Mancini.

Al 90′ la gara si sblocca, azione da esterno a esterno della Roma, palla da Zalewski a Kristensen che mette in mezzo, primo tocco di El Shaarawy per Azmoun che viene murato, sulla respinta è svelto ancora il “Faraone” che è freddo a trafiggere Di Gregorio dal centro dell’area di rigore. La gara si chiude dopo 11 minuti. Nel sostanzioso recupero da registrare l’espulsione di Mourinho dopo un battibecco con la panchina del Monza e un tiro di Donati deviato da Rui Patricio.
La Roma conquista la sua quarta vittoria consecutiva tra campionato e coppa frutto di 11 gol fatti e uno solo subito. (m.s.)

Bologna-Frosinone 2-1 ore 15.00

Al Dall’Ara va in scena la sfida tra Bologna e Frosinone, con la squadra di Motta che arriva con una sola partita vinta nelle ultime quattro, mentre i ciociari vantano in questo momento una posizione di classifica migliore essendo avanti di un punto.
Nei primi 15’ succede poco o nulla, ma poi il Bologna prende in mano il gioco e alla prima occasione colpisce. Al 19’ i padroni di casa trovano infatti il gol del vantaggio con Ferguson, abile a sfruttare un rimpallo in area. Passano appena 3 minuti e i padroni di casa trovano anche il raddoppio con Lorenzo De Silvestri che sfrutta una respinta di Turati. Il primo tempo termina con i rossoblu in totale controllo della partita e del risultato.

Nella ripresa il Frosinone rientra in campo più motivato e cerca il gol che riaprirebbe i giochi. Ci prova subito Soule che si accende e serve Mazzitelli in buona posizione, il tiro del centrocampista però non trova lo specchio della porta. Al minuto 61 ecco la svolta, su un’azione offensiva degli ospiti Bukuema è protagonista di un brutto intervento su Cuni in area. L’arbitro Doveri all’inizio non vede e lascia proseguire ma, dopo esser stato richiamato alla review, assegna il rigore al Frosinone. Soule ringrazia e dal dischetto accorcia le distanze.
Il Bologna difende in maniera ordinata ma non rinuncia a offendere sfiorando a più riprese il gol del tris prima con Orsolini e poi con Saelemaekers. Per il Frosinone invece rimane solo il tempo di terminare la partita in 10 con l’espulsione rimediata da Mazzitelli per doppia ammonizione.

La gara termina dopo 5’ di recupero, con il Bologna che vince e convince e che scavalca in classifica proprio il Frosinone. (s.p.)

Salernitana-Bologna 2-2 ore 15.00

Allo stadio Arechi si affrontano le ultime due classificate in Serie A, Salernitana e Cagliari, che arrivano entrambe da una sconfitta nell’ultimo turno di campionato. Prima uscita per Filippo Inzaghi che ha sostituito Paulo Sousa sulla panchina granata.

I padroni di casa prendono subito campo e il pallino del gioco senza però creare vere palle gol per portarsi avanti, tranne qualche soluzione da calcio piazzato con Antonio Candreva che però o manca il bersaglio o non riesce a rendere difficile il pomeriggio di Scuffet.
Il Cagliari aspetta e studia l’avversario ma dal 20’ minuto comincia a prendere più coraggio e trova la prima occasione con Luvumbo che però termina alta. La squadra di Ranieri trova anche il possibile gol del vantaggio al 27’: Mancosu imbuca d’esterno per Luvumbo che si ritrova davanti a Costil e lo punisce. Purtroppo per i sardi si alza la bandierina dell’assistente e l’arbitro Chiffi annulla per fuorigioco. Si va dunque al riposo sullo 0-0.

Nel secondo tempo regna ancora l’equilibrio e la partita si accende nel finale. Al 79’ il Cagliari si porta avanti con Luvumbo servito da Jankto che da dentro l’area apre il sinistro e fulmina Costil. Il vantaggio dura appena 6 minuti perché i padroni di casa trovano il pareggio con l’Imbucata di Ikwuemesi per Dia che supera Scuffet sul primo palo.

Ma non finisce qui. Neanche il tempo per esultare ed ecco che arriva il colpaccio del Cagliari all’88’: assist al bacio di Shomurodov per Viola che di testa infila ancora Costil. La partita sembra ormai chiusa ma in pieno recupero un nuovo colpo di scena. Al 94’ Viola viene pescato grazie all’aiuto del VAR a toccare il pallone in area con un braccio e l’arbitro indica il dischetto. Dia va sul dischetto e trasforma un rigore pesantissimo che permette alla Salernitana di agguantare il pareggio nel finale.
Un punto ciascuna è il risultato più giusto per quanto visto in campo e consente alle due le squadre di muovere un po’ la classifica. (s.p.)

Atalanta-Genoa 2-0 ore 18.00

Al Gewiss Stadium l’Atalanta, che deve riscattare la sconfitta pre sosta contro la Lazio, ospita il Genoa che ha reso la vita difficile a parecchie big. Gasperini sceglie il tridente pesante con Scamacca supportato da Lookman e De Katelaere, per i liguri, con Retegui ancora out, Gilardino manda in campo Ekuban a far coppia con Gudmundsson.

Nel primo tempo Atalanta più aggressiva, in pieno stile della casa, genoani bravi a restare compatti e a chiudere ogni spazio per impedire conclusioni pericolose degli avversari, che ci provano con qualche conclusione dalla distanza.
Si va a riposo sullo 0-0 dopo una prima frazione molto bloccata e avara di palle gol con la Dea che non è mai riuscita a forzare il muro eretto da Gilardino.

La ripresa si apre con un tentativo di tacco di Scamacca, servito dalla destra da Miranchuk, subentrato a De Kateleare, che Leali devia in corner. Al 48’ nuova occasione nerazzurra con Scalvini che di testa colpisce il palo. Cresce la squadra di Gasperini ma il Genoa tiene botta e al 61’ prova a rendersi pericolosa con Ekuban che cerca di intervenire su un cross di Thorsby ma Carnesecchi esce con i pugni e sventa la minaccia.

Dopo un paio di tentativi di Lookman, al 62’ anticipato in scivolata da Dragusin e al 64’ stoppato da Leali, è il Genoa a farsi vedere ancora di testa con Dragusin, ancora pronto il numero uno nerazzurro. Al 68’ il vantaggio dei bergamaschi: Scamacca pesca Lookman in area, che da terra calcia e spedisce il pallone sotto la traversa. L’arbitro Marinelli vede un tocco di mano del nigeriano, ferma tutto e aspetta il verdetto del VAR che dopo il check convalida la rete.

La squadra di Gasperini continua a spingere ma il Genoa non molla e al 77’ sfiora il pari con Gudsmusson, ma il tiro a giro esce di poco. In pieno recupero il Genoa ha ancora un’occasione per riportare il match in equilibrio, ma Puscas servito di tacco da Gudsmusson si lascia ipnotizzare sul più bello da Carnesecchi. C’è ancora spazio per il raddoppio dell’Atalanta con Ederson ben servito da Pasalic dopo una ripartenza. La Dea sale a 16 punti, i rossoblù restano a + 4 dalla zona retrocessione.

Milan-Juventus 0-1 ore 20.45

Allo stadio San Siro si gioca il posticipo della 9^ giornata di Serie A, il big match tra il Milan di Stefano Pioli e la Juventus di Massimiliano Allegri. In avvio di gara i padroni di casa fanno la partita con i bianconeri ordinati e pronti a ripartire, al 13’ arriva la prima grande occasione del match: sinistro in diagonale di Giroud su suggerimento di Leao e grandissima parata di Szczesny. Poco più tardi arriva la reazione dei bianconeri, il mancino di Kostic termina di poco sul fondo. Nella seconda metà del primo sono gli ospiti a farsi preferire, risultando più propostivi e al 40’ arriva l’episodio che cambia la partita: Kean lanciato in profondità da Weah viene steso da Thiaw, cartellino rosso e Milan in 10 uomini. Allo scadere della prima frazione bianconeri a un passo dal vantaggio: cross dalla sinistra di Rabiot per Kean, l’italiano da pochi metri manda sul fondo. Termina il primo tempo sul punteggio di 0-0, squadre negli spogliatoi.

Nella ripresa Milan aggressivo e vivace, Juventus che alza il baricentro forte della superiorità numerica e al 63’del secondo tempo arriva la svolta: destro dai 30 metri di Locatelli e deviazione decisiva di Krunic a battere Mirante, Juventus in vantaggio.  I padroni di casa cercano di reagire allo svantaggio aumentando il pressing e cercando la qualità di Leao ma gli ospiti restano compatti e non concedono occasioni. Nel finale si fa sentire la stanchezza per il Milan e aumentano gli spazi per la Juventus: mancino dal limite di Vlahovic e ottima risposta di Mirante; poco più tardi al 91’ altra doppia grande occasioni per i bianconeri ma Mirante respinge ancora prima su Cambiaso e poi su Vlahovic. La gara termina 0-1, la Juventus vince e si aggiudica il big match della 9^ giornata, decisiva la rete di Locatelli nella ripresa. La squadra di Massimiliano Allegri si prende 3 punti importanti che proiettano la sua squadra a 20 punti, al terzo posto in classifica. I rossoneri escono sconfitti da questa sfida, nel complesso un buon Milan, poi l’espulsione di Thiaw ha decisamente indirizzato la partita. Questo ko rallenta il percorso dei rossoneri che vengono sorpassati dall’Inter, la squadra di Pioli resta a 21 punti al secondo posto in classifica. (g.s.)

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