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Derby Lazio-Roma: l’analisi tattica

Domenica alle 18 si gioca il 181^ derby della Capitale

di Gianluca Stanzione – Domenica 12 novembre alle 18.00 lo Stadio Olimpico ospiterà l’attesissima sfida tra la Lazio di Maurizio Sarri e la Roma di Josè Mourinho. Sarà il 181° derby tra le due squadre, il 151° in campionato: nel bilancio totale tra le due squadre guida la Roma con 56 vittorie contro le 42 laziali, 60 sono i pareggi. Quello tra i due allenatori è favorevole a Maurizio Sarri con 3 vittorie e una sconfitta contro il suo collega Josè Mourinho. A dirigere la sfida sarà il fischietto ligure Davide Massa.

La Lazio di Sarri

La squadra biancoceleste per caratteristiche preferisce avere il possesso del pallone piuttosto che concederlo.
Nel 4-3-3 sarriano si cercano tanto le triangolazioni e il fraseggio nello stretto seguendo il principio che far correre la palla velocemente può liberare spazi e agevolare la manovra.
Con l’addio di Sergej Milinkovic-Savic la squadra cerca molto meno la profondità e ha perso molta fisicità in mezzo al campo. Nello spartito di Sarri è necessario che ogni elemento svolga il suo lavoro correttamente, si tratta di un modo di giocare estremamente bello quanto delicato, può bastare davvero poco perché l’ingranaggio si inceppi.

Lazio in fase di possesso

La fase di prima costruzione dei biancocelesti solitamente parte dal basso ed è affidata al portiere Ivan Provedel. I due centrali del quartetto difensivo Romagnoli e Patric si propongono per ricevere il pallone e dare il via alla manovra essendo dotati entrambi di buona qualità tecnica. In fase di costruzione se l’azione si sviluppa sulle corsie esterne i due terzini Marusic e Hysaj tendono ad allargarsi e si offrono come soluzioni, quando invece la manovra viene organizzata per via centrali il vertice basso del centrocampo si abbassa per dare una possibilità in più al centrale difensivo in possesso del pallone.
La fase di sviluppo è principalmente affidata ai piedi di Luis Alberto, vero leader tecnico della formazione biancoceleste, che insieme a Rovella hanno il compito di pulire il gioco e dare geometrie alla manovra della squadra.
La fase di rifinitura della Lazio è affidata alle corsie esterne, Zaccagni e Felipe Anderson sono due ali offensive che preferiscono ricevere il pallone sui piedi piuttosto che andarlo a rincorrere, molto pericolosi nell’uno contro uno e dotati di grandi qualità in campo aperto. Le due mezzali del terzetto di centrocampo laziale, Guendouzi e Luis Alberto, hanno il duplice compito di dare il via alla fase di sviluppo e allo stesso tempo partecipare alla fase di rifinitura negli ultimi 30 metri.
Nel calcio di Sarri il terminale offensivo della squadra deve essere molto dinamico, deve sapere fare da raccordo tra i reparti e allo stesso tempo attaccare la porta con cattiveria.
Per caratteristiche Immobile predilige le verticalizzazioni e il gioco in profondità mentre Castellanos preferisce ricevere cross e si trova a suo agio anche a fare la lotta con i difensori  sui palloni alti.
La fase di finalizzazione nel 4-3-3 biancoceleste è affidata ai tre terminali offensivi e alle due mezzali del centrocampo che molto spesso inserendosi vanno a riempire l’area di rigore.

Lazio in fase di non possesso

I biancocelesti in fase di non possesso si dispongono con il 4-5-1. I tre davanti e le due mezz’ali non vanno forti in pressione bensì si limitano ad un “pressing di posizione” volto ad oscurare le linee di passaggio avversarie. La linea difensiva gioca molto alta e si muove come fosse un corpo unico. Nel calcio di Sarri i quattro difensori devono “pestare” la linea di centrocampo e giocare il più alti possibile. Altro elemento indispensabile per la buona riuscita della pressione laziale è che la squadra sia corta e compatta per evitare di creare troppa distanza tra i vari reparti. La Lazio non appena perso il possesso del pallone vuole subito aggredire l’avversario per riconquistarlo. Le due mezzali del centrocampo svolgono il compito più dispendioso ovvero quello di dover oscurare le linee di passaggio avversarie al momento della costruzione ma anche quello di aiutare il terzino di fascia corrispondente con raddoppi di marcatura. Sulle palle inattive la Lazio applica una marcatura a zona.

La Roma di Mourinho

I giallorossi sono una squadra estremamente fisica, con giocatori di ottima qualità tecnica nel reparto offensivo e di temperamento nel reparto difensivo. La Roma si trova più a suo agio nel compattarsi e ripartire lasciando l’iniziativa agli avversari. Mourinho applica un gioco diretto con la costante ricerca dei due terminali offensivi.

Roma in fase di possesso

La squadra giallorossa in fase di possesso si dispone con un iniziale 3-5-2 . In fase di prima costruzione la Roma comincia dal basso con l’esperto Rui Patricio o direttamente con uno dei tre difensori. Il terzetto difensivo composto da Mancini, N’dicka e Llorente spesso sceglie la soluzione diretta verso la zona offensiva senza passare per il centrocampo. Con il pallone in possesso ad uno dei tre difensori i due quinti Spinazzola e Karsdorp tendono ad allargarsi molto. Il vertice basso Paredes spesso si abbassa sulla linea dei difensori per offrirsi come soluzione e dare il via alla manovra.  La fase di sviluppo è gestita dal vertice basso del centrocampo Paredes e a turno da una delle due mezzali Cristante o Renato Sanches.
La fase di rifinitura dei giallorossi è svolta alla perfezione da Paulo Dybala. L’argentino opera da collegamento tra il centrocampo e l’attacco e molto spesso svaria senza un posizione ben precisa con l’obiettivo di non dare riferimenti all’avversario. Proprio le grandi doti tecniche rendono Dybala il giocatore migliore e più importante per la Roma perché riesce a essere protagonista della fase di rifinitura e a partecipare anche alla finalizzazione dei giallorossi.

Tra le due mezzali del terzetto di centrocampo romanista Cristante è quello che ha più compiti difensivi e che collabora maggiormente nella fase di sviluppo del gioco. L’altro centrocampista intermedio Aouar o Renato Sanches si prende più compiti offensivi e partecipa maggiormente alla fase di rifinitura. Altro tassello determinante nel gioco della Roma è la costante spinta degli esterni del centrocampo: i quinti Spinazzola a sinistra e Karsdorp  a destra con sovrapposizioni e cross riescono ad essere sempre presenti sia in fase di rifinitura che in fase di finalizzazione.
La fase di finalizzazione è affidata al tandem Dybala-Lukaku, alla partecipazione di una delle due mezzali e agli inserimenti dei quinti del centrocampo. La Roma fa delle palle inattive una delle sue armi migliori: avendo in rosa calciatori alti e forti fisicamente la squadra riesce spesso a capitalizzare angoli o calci di punizione anche in virtù delle qualità balistiche del battitore.

Roma in fase di non possesso

In fase di non possesso i giallorossi si schierano con l’5-3-2 con l’idea di aggredire subito forte il portatore di palla avversario. La linea difensiva è molto stretta e compatta, il centrocampo si dispone in maniera piatta. Una volta perso il possesso del pallone la squadra cerca subito la riconquista. Sulle palle inattive la squadra applica una marcatura mista con 5 saltatori disposti a uomo e 2 a zona.

Le due squadre a confronto

Tantissimi i derby decisi da episodi o da giocate del singolo, proprio per l’importanza della posta in palio le gare sono risultate spesso bloccate e con poche occasioni da gol. Eppure la qualità in campo non mancherà, entrambe le squadre possono contare su leader tecnici di assoluto livello.
Se da un lato la Lazio potrà sfruttare il fattore casa, dall’altro la Roma può opporre una maggiore fisicità e giocatori dal maggiore temperamento.
Sarà il primo derby per molti in entrambe le squadre: da un lato Rovella, Guendouzi e Castellanos e dall’altro Ndicka, Renato Sanches e Lukaku.

Nel bilancio totale dei derby guida la Roma con 56 vittorie contro le 42 laziali, 60 sono i pareggi. Quello tra i due allenatori è favorevole a Maurizio Sarri con 3 vittorie e una sconfitta contro il suo collega Josè Mourinho. In settimana i due tecnici si sono hanno acceso la sfida con il portoghese che ha risposto in maniera piccata a una provocazione di Sarri.
Lo stadio Olimpico sarà esaurito in ogni ordine di posto, in campo i punti conteranno molto vista la partenza a rilento delle due squadre. Gli ingredienti affinché sia una gara spettacolare ci sono tutti, non ci resta che aspettare per scoprire chi si prenderà lo scettro nella Capitale.

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