di Marcello Baldi – Allo Stadio Olimpico di Roma, la Lazio di Maurizio Sarri e il Genoa di Alberto Gilardino si affrontano nel primo degli ottavi di finale di Coppa Italia 2023-24.
Per i biancocelesti leggero turnover rispetto all’ultima gara di campionato, con Castellanos titolare in attacco e le novità Pellegrini-Hysaj sulle fasce. Conferma per Isaksen e Pedro nel tridente, con Felipe Anderson in panchina.
Ampio turnover invece per la squadra rossoblù, che cambia 8 undicesimi rispetto all’ultima sfida casalinga contro l’Empoli: confermati solo Vogliacco, Dragusin e Retegui.
Come nell’ultimo impegno contro il Cagliari, i biancocelesti si portano in vantaggio alla prima sortita offensiva. Luca Pellegrini anticipa nettamente Jagiello e si porta sul fondo. Il cross rasoterra del terzino taglia tutta la difesa genoana e arriva sui piedi di Matteo Guendouzi che con il piattone destro infila la sfera all’angolino sinistro della porta difesa da Leali. È il primo gol del francese in maglia biancoceleste.
Il primo squillo del Genoa arriva al 10’: Retegui ruba palla a Gila e va a calciare con il destro da posizione defilata, ma Provedel blocca il pallone a terra senza rischi. Altro squillo dei rossoblu al 17’, con Jagiello che supera Gila con un tunnel e conclude a rete, trovando nuovamente il portiere biancoceleste. Al 25’ Kutlu calcia con il mancino, ma il tiro è alto sopra la traversa. Nella stessa azione si infortuna Isaksen, che sente un fastidio all’altezza della coscia sinistra. Al suo posto entra Felipe Anderson.
La Lazio si rifa viva alla mezz’ora, con Pedro che impegna Leali dopo il cross di Guendouzi.
Al 42’ c’è il primo squillo di Felipe Anderson che prepara la conclusione da dentro l’area ma calcia a fil di palo.
È l’ultima occasione del primo tempo, che si conclude con i biancocelesti avanti di una rete.
Secondo tempo che comincia senza alcuna variazione tattica da parte dei due allenatori. Al 54’ la Lazio spreca una ghiotta occasione dopo aver strappato palla alla retroguardia genoana, ma Castellanos è impreciso nell’appoggiare il pallone a Hysaj, che difatti calcia alle stelle. Al 59’ ci prova Pedro dopo aver scambiato con Kamada, ma anche per lo spagnolo la conclusione è da dimenticare. Un minuto più tardi Gila è provvidenziale in chiusura su Retegui, che col mancino era andato a botta sicura davanti a Provedel. Gilardino effettua i primi cambi: dentro Haps e Malinovskij al posto di Jagiello e Matturro. Sarri perde per infortunio anche Patric, che avverte dolore all’altezza del polpaccio: dentro Marusic, che va a posizionarsi difensore centrale, e Ciro Immobile, che rileva un anonimo Castellanos. Il match rimane bloccato, costringendo Gilardino a modificare nuovamente il suo undici: De Winter e Puscas prendono il posto di Dragusin e Retegui. La Lazio si ripresenta dalle parti di Leali al 72’: sul cross di Pellegrini, Felipe Anderson sfiora il palo colpendo in torsione di testa. Ci prova anche Immobile, ispirato da Kamada, ma la conclusione dell’attaccante è respinta da Leali. Maurizio Sarri si gioca l’ultimo slot di cambi disponibile: dentro Basic e Cataldi per Kamada e Rovella. Il centrocampista croato, al suo esordio stagionale, si divora subito il gol del possibile 2-0, calciando centrale in bocca a Leali. Gilardino inserisce Fini, attaccante della Primavera, come ultimo cambio, rilevando Vigliacco, marito di Virginia Mihajlovic, figlia dell’ex biancoceleste Sinisa. Il Genoa prova il forcing finale, con Malinovskij che da fuori tenta il mancino di potenza senza inquadrare lo specchio della porta. Vengono assegnati quattro minuti di recupero, nel corso dei quali la Lazio riesce a difendere il risultato e vincere nuovamente “di corto muso” per 1-0.
Ai quarti di finale i biancocelesti affreneranno la vincente del match tra Roma e Cremonese, in programma il prossimo 3 gennaio. Possibile dunque un derby nel prossimo turno che infiammerebbe nuovamente la piazza romana, specialmente dopo l’ultima stracittadina di campionato, terminata a reti bianche.
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