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Spalletti: ricevuta la cittadinanza onoraria di Napoli

Alla cerimonia presente anche presidente azzurro De Laurentiis

Dopo aver condotto il Napoli alla conquista del terzo scudetto della sua storia, stamattina Luciano Spalletti ha ricevuto dalle mani del sindaco Gaetano Manfredi la cittadinanza onoraria della città.

Alla cerimonia che si è tenuta nella Sala dei Baroni di Castel Nuovo era presente anche il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis nonostante tra i due la separazione nell’estate scorsa sia stata burrascosa per via della penale richiesta alla Figc all’arrivo del tecnico sulla panchina dell’Italia.

La decisione del Comune di Napoli di conferire la cittadinanza onoraria al tecnico toscano: “accoglie le richieste pervenute da parte dei consiglieri comunali ed è motivata non solo dai meriti sportivi, ma anche per il contributo reso dal tecnico al rafforzamento dell’immagine, del prestigio e dell’identità partenopea“. Nella delibera viene sottolineato il “legame viscerale con la città” e l’espressione utilizzata da Spalletti nel definire Napoli una “università di vita”, riconoscendone di fatto “il massimo livello formativo nell’ambito di un percorso di affiliazione spontanea e di assorbimento dei valori culturali e sociali”.

Le parole di Spalletti

Da questo momento sono un ‘official scugnizzo’. Questo per me ha un significato enorme. E’ una cosa che veramente mi riempie di soddisfazione, di gioia, di felicità. Oltre i risultati si determina il legame tra me e i napoletani, che è una cosa magnifica. Da oggi Napoli è un altro luogo dove sono a casa. Non so se riuscirò a essere forte come i napoletani, però mi impegnerò al massimo per qualsiasi presa di posizione per questa città. Non ho ancora preso casa a Napoli, però può succedere…”.
Il ct azzurro ha voluto ringraziare “il Sindaco e la giunta, poi il pensiero va a tutti i miei collaboratori, allo staff tecnico, medico e a tutti quelli che hanno lavorato con me la scorsa stagione. Ringrazio il direttore Giuntoli, il presidente De Laurentiis e tutta la società. Soprattutto ringrazio i miei calciatori, che hanno mandato la bellezza di quanto fatto in giro per il mondo. Non so se merito tutto questo, perché io avevo una squadra fortissima, però mi sono dedicato a questa maglia con tutto me stesso e questa onorificenza certifica il legame umano che si è creato tra me e il popolo napoletano, l’aspetto a cui tengo di più. Aver convinto i napoletani a tornare nella loro casa, il Maradona è per me una delle vittorie più grandi“.

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