I due club spagnoli, Real Madrid e Barcellona, unici rimasti tra i 12 di partenza del progetto Superlega, festeggiano la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ha riconosciuto l’abuso di posizione dominante dell’Uefa nell’organizzazione delle competizioni internazionali.
Le reazioni in Europa
REAL MADRID: “Sentenza storica, i club sono padroni del proprio destino. Il Real Madrid continuerà a lavorare per il bene del calcio. Abbiamo la responsabilità di dare nuovo impulso al calcio europeo. Creeremo un progetto aperto, basato sul merito sportivo, in rispetto del fair play finanziario e dei campionati nazionali. Finisce oggi un monopolio che andava avanti da decenni. La governance della Superlega sarà trasparente e basata sul dialogo con le istituzioni. Non siamo contro nessuno, vogliamo solo rinnovare il football, perché il suo destino è nelle mani dei club e dei tifosi“, ha detto il presidente dei blancos Florentino Perez
BARCELLONA: “FC Barcelona vuole esprimere la sua soddisfazione per la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, in cui viene approvato il progetto di Superlega proposto da A22 Sports. Essendo uno degli enti motori della Superlega, FC Barcelona ritiene che la sentenza apra la strada a una nuova competizione calcistica di massimo livello in Europa, manifestando contro la figura del monopolio nel mondo del calcio, e vuole offrire una proposta per il dialogo su quale dovrebbe essere il modello competitivo europeo del futuro“, le parole del presidente blaugrana Joan Laporta.
Di diverso avviso tanti altri club spagnoli e non che attraverso note ufficiali hanno espresso parere contrario alla Superlega a salvaguardia dei campionati nazionali. Tra queste PSG e Monaco (Francia), Atletico Madrid, Siviglia, Valencia, Real Sociedad e Villarreal (Spagna); in Germania il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund (Germania). Il governo inglese, ha messo il veto sulla partecipazione dei club della Premier.
Le reazioni in Italia
Secondo il ministro dello Sport Andrea Abodi “la Corte non ha detto che si giocherà la Superlega ma che l’assetto va rivisto. Il presupposto fondamentale, per me, è che ci siano inclusività della competizione, tutela dei campionati nazionali, dei vivai e della Nazionale. Oggi è un giorno di assunzione di responsabilità e di profonde riflessioni ma in questi casi cerco di vedere le opportunità: c’è la necessità di rivedere il baricentro di rapporti e interessi. Prima di arrivare alle estreme conseguenze c’è un percorso che la UEFA può fare“.
Il numero uno del Coni Giovanni Malagò ha dichiarato all’Ansa: “Il rischio che lo scudetto diventi marginale in termini di interessi esiste. Non commento le sentenze, non l’ho mai fatto, anche quelle che non capisco o non condivido. A fronte di questo gli organismi preposti dovranno predisporre logiche di accorgimento e contromisure rispetto a quanto ha previsto la Corte Europea. Ora dobbiamo capire quali contromisure prenderanno FIFA e UEFA“.
Ieri il presidente della Figc Gabriele Gravina aveva già tuonato che chi aderirà alla Superlega sarà fuori dal campionato nazionale.
Tra i club italiani Roma, Inter, Atalanta guidano il fronte del no alla Superlega seguite da Udinese e Genoa. Possibilista il Napoli. Ancora non prendono posizione Juventus, Milan e Lazio.
ROMA: attraverso un comunicato il club dei Friedkin è stato il primo tra gli italiani a prendere le distanze dalla nascita della nuova competizione. “In seguito alla sentenza odierna della Corte di Giustizia Europea sul caso della Superlega, l’AS Roma ribadisce la propria posizione in rispetto dei valori e del futuro del calcio europeo. Il Club non appoggia in nessun modo alcun progetto di cosiddetta Superlega che rappresenterebbe un inaccettabile attacco all’importanza dei campionati nazionali e alle fondamenta del calcio europeo. L’AS Roma crede che il futuro e il benessere del calcio europeo possano essere assicurati solo con il lavoro congiunto dei club attraverso l’ECA, in stretta collaborazione e in partnership con UEFA e FIFA”.
INTER: contraria anche la posizione del club nerazzurro. “FC Internazionale Milano ribadisce la propria convinzione che il futuro del calcio europeo possa essere garantito solamente dalla collaborazione tra i club all’interno dell’ECA e in partnership con UEFA e FIFA. Come Società, rimaniamo fortemente ancorati ai valori che caratterizzano il modello sportivo europeo e ci impegniamo a lavorare insieme a tutte le altre squadre raccolte in associazione dall’ECA per sostenere questi valori”.
ATALANTA: anche il club di Percassi si chiama fuori. “Atalanta BC, a seguito dell’odierna sentenza della Corte di Giustizia Europea, manifesta la propria totale contrarietà a qualsiasi ipotesi di Superlega e conferma la propria linea che è da sempre quella della valorizzazione dei campionati nazionali, della meritocrazia sportiva, della salvaguardia delle passioni popolari e del rispetto delle istituzioni sportive nazionali e internazionali”, si legge nella nota.
NAPOLI: Già in passato Aurelio De Laurentiis aveva espresso posizioni vicine a quanto deciso oggi dalla Corte UE dichiarandosi favorevole a una Superlega, basata su criteri di merito sportivo, come competizione alternativa.
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