di Emanuele Tonini – Finisce 1-1 la semifinale d’andata tra Juventus e Inter, il discorso qualificazione è dunque rimandato alla gara di ritorno che si giocherà il 26 aprile alle 21.00 al Meazza.
Il derby d’Italia non si chiude mai senza polemica e la partita di ieri sera non fa eccezione. Nella cornice di una partita sostanzialmente equilibrata e senza grandi squilli, le emozioni arrivano nel finale. Il cronometro segna il minuto 83 quando il colombiano Cuadrado trova il guizzo e sugli sviluppi di un cross di Kostic deviato dalla difesa neroazzurra, si coordina e buca Handanovic. Partita che sembra ormai conclusa, ma a 20 secondi dalla Bremer la combina grossa: va a vuoto di testa su un innocuo cross e la palla finisce sul braccio troppo distante dal corpo per evitare all’arbitro Massa di fischiare il rigore. Siamo al 95’, sul dischetto va Romelu Lukaku, subetrato a Dzeko a metà della ripresa, e trasforma per l’1-1 finale. E’ proprio l’esultanza del belga a scatenare la bagarre a fine gara che vedrà protagonisti Handanovic da una parte e Cuadrado dall’altra.
La partita
Pronti via e dopo 4’ Angel Di Maria sfiora il vantaggio. Tunnel a Bastoni e tiro fulmineo che Handanovic devia in angolo. L’Inter risponde con un colpo di testa di Lautaro al 11’ e una punizione di Di Marco al minuto 19.
Alla mezz’ora Perin salva i bianconeri su una conclusione di Brozovic ben imbeccato da Mkhitaryan. Al l 37’ ci prova Vlahovic servito da Fagioli ma la girata di testa è debole e centrale.
Al 45′ l’ultima occasione del primo tempo è per l’Inter, con D’Ambrosio che interviene di testa su un calcio d’angolo ma spedisce alto da buona posizione. Nella prima frazione di gara le due squadre si difendono compatte e per gli attaccanti diventa difficile trovare spazio. E così Dzeko e Lautaro, che faticano a trovarsi, e lo juventino Vlahovic, che si trova spesso a giocare spalle alla porta, non incidono e si rientra negli spogliatoi sul risultato di 0-0.
La ripresa si apre con una grande occasione per Vlahovic che si tuffa sul cross di Fagioli ma spedisce alto sopra la traversa con Handanovic comunque sulla traiettoria.
La partita prosegue a folate. L’Inter al 64′ va vicina al vantaggio con un diagonale di sinistro di Mkhitaryan, che però esce di poco al lato.
Allegri a questo punto decide per l’ingresso di Federico Chiesa al posto di uno spento Di Maria (che non gradisce), e Fabio Miretti per Fagioli. Inzaghi risponde con l’igresso di Lukaku per Dzeko e Gosens per Di Marco. Nella Juve c’è spazio anche per Milik, che subentra a un Vlahovic impalpabile. Il polacco potrebbe portare in vantaggio i bianconeri, ma solo davanti alla porta, non trova la deviazione su tiro di Cuadrado.
Quando la gara sembra scivolare verso lo 0-0, arrivano i gol. All’83’ Cuadrado porta in vantaggio la Juve con un bel diagonale che non lascia scampo ad Handanovic. Nel recupero, a 20 secondi dal triplice fischio di Massa, Bremer colpisce di mano in area un cross innocuo. Nessun dubbio per il direttore di gara a due passi: rigore. Sul dischetto si presenta Lukaku che con freddezza spiazza Perin, fissa il risultato sul punteggio di 1-1 ed esulta zittendo la curva bianconera.
La rissa finale
L’esultanza di Lukaku scatena la bagarre. Il belga dopo aver realizzato il rigore del pareggio al 95’ si porta polemicamente sotto la curva dei tifosi bianconeri e li zittisce, sicuramente indispettito da qualche coro partito dal settore. Questo comportamento costa il secondo giallo all’attaccante di Inzaghi che salterà il ritorno. Ma è al fischio finale di Massa che si scatena la bagarre: tra Cuadrado e Handanovic si accende un battibecco che finisce in rissa. I due vengono praticamente alle mani con i compagni e le panchine che faticano a sedare gli animi. Rosso per entrambi. Non sono escluse possibili ulteriori sanzioni del Giudice Sportivo nei riguardi di altri giocatori protagonisti della rissa in base al referto arbitrale e alla prova TV che potrebbe costare cara a Dumfries.
Il tabellino
Juventus-Inter 1-1
Juventus (3-5-2): Perin; Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado, Fagioli (20′ st Miretti ), Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria (20′ st Chiesa), Vlahovic (29′ st Milik ). Allenatore: Allegri
Inter (3-5-2): Handanovic; D’Ambrosio (37′ st Dumfries ), Acerbi, Bastoni, Darmian, Barella, Brozovic (37′ st Asllani), Mkhitaryan, Dimarco (23′ st Gosens); Dzeko (23′ st Lukaku), Martinez (41′ st Correa). Allenatore: Inzaghi
Arbitro: Massa
Marcatori: 83′ Cuadrado (J), 90’+5 s rig. Lukaku (I)
Ammoniti: Brozovic (I), Miretti (J), Cuadrado (J)
Espulsi: Lukaku (I) somma di ammonizioni, Handanovic (I), Cuadrado (J)
Le dichiarazioni post partita
ALLEGRI – “Il risultato è giusto ma peccato perché la partita era finita. Ora conta il match di ritorno“. Poi sulla rissa: “Stavo rientrando, non ho visto nulla. Non so niente neanche delle espulsioni, c’è stata confusione alla fine di una gara equilibrata. Sapevamo che sarebbe stata difficile, dall’altra parte c’era l’Inter, abbiamo finito la gara in crescendo. Dovevamo essere un po’ più svelti e dare pressione alla palla perché loro la mettevano solo in mezzo. La squadra aveva già una buona condizione fisica e mentale, i ragazzi sono arrabbiati per questo pari, dobbiamo evitare gli sbagli che abbiamo fatto“. Sulla Vlahovic e Di Maria: “Dusan ha fatto una buona gara, Angel è straordinario anche se bisogna occupare meglio l’area, sono contento della loro prestazione“. Su Chiesa: “L’ho messo per spaccare la partita, quando è entrato, siamo passati meno dal centro e abbiamo giocato sugli esterni e abbiamo avuto delle situazioni pericolose, comunque Federico sta crescendo“.
INZAGHI – “Lukaku è stato frainteso. Lui esulta sempre così. Ne ha scaturito un parapiglia finale che non è stato bello da vedere, e che ci proverà di due giocatori fondamentali al ritorno. Spero si possa togliere il giallo“. Sulla partita: “Il mio giudizio non cambia con l’1-1 del recupero, abbiamo comandato la partita. Giocavamo contro una squadra in salute, abbiamo comandato la partita per quasi tutti i 90 minuti. Purtroppo non abbiamo segnato su occasioni importanti e abbiamo preso un gol che potevamo evitare. I ragazzi sono stati compatti e aggressivi. È un bel segnale, in un momento difficile. È una coppa a cui teniamo”.
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