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Serie A: Lazio 3-2 con brivido sulla Cremonese, poi scoppia la festa

In 65mila per il decennale della Coppa Italia vinta sulla Roma e per l'ultima di Stefan Radu

di Marcello Baldi – Contro una Cremonese già retrocessa, la Lazio di Sarri fatica fino alla fine ma porta a casa i tre punti che valgono il secondo posto in classifica, la matematica qualificazione sia alla prossima Champions League sia alla prossima Supercoppa Italiana. I biancocelesti vanno al riposo sul 2-0 grazie alle reti di Hysaj in apertura e Milinkovic al 37′. Nella ripresa i padroni di casa spariscono dal campo e gli ospiti raggiungono il pari nel giro di quattro minuti: prima Galdames beffa Provedel al 9′ poi al 13′ è Lazzari, con un autorete, a pareggiare i conti. Al 89′ ci pensa ancora Milinkovic a far partire la festa dell’Olimpico.

La festa dei 65mila

Dopo il consueto ritrovo pre-partita nelle zone limitrofe allo Stadio, nei pressi di Ponte Milvio (punto storico di ritrovo dei supporters del club capitolino), il pubblico biancoceleste si è riversato sugli spalti dell’Olimpico alle ore 17:00 per assistere alla festa organizzata dalla società per celebrare i 10 anni dalla storica vittoria del 26 maggio 2013 in finale di Coppa Italia contro la Roma grazie alla rete di Senad Lulic. A sfilare, con indosso la nuova maglia nera realizzata dalla società per il decennale dello storico trionfo, quasi tutta la rosa al completo: dal capitano Stefano Mauri, passando per Christian Brocchi, Cristian Ledesma, Abdoulay Konko, Giuseppe Biava, Federico Marchetti, Miroslav Klose ed ovviamente Senad Lulic, il protagonista più atteso.
Presente anche l’unico reduce di quella formazione: Stefan Radu, nel giorno della sua ultima partita casalinga con la maglia biancoceleste. Tanti striscioni e cori in onore del difensore romeno che ha salutato commosso la Curva Nord, di cui è stato beniamino per ben 15 anni.

La partita

La Lazio passa in vantaggio al primo affondo. Immobile pesca Hysaj sul filo del fuorigioco: l’albanese, a tu per tu con Sarr è bravo ad incrociare con il mancino e portare subito avanti i biancocelesti. Biancocelesti che provano a raddoppiare poco dopo con Pedro, ma il mancino dello spagnolo termina alto di molto. Al 16’ nuovo squillo da fuori per i padroni di casa, con Matias Vecino che inquadra la porta ma trova i guantoni dell’estremo difensore. Verso la mezz’ora altra occasione Lazio, con Luis Alberto che chiama nuovamente Sarr all’intervento. Al 35’ prima occasione per la Cremonese: Ciofani si infila in area e calcia col destro, ma Provedel si allunga e blocca la sfera rasoterra. Soltanto un piccolo sussulto da parte degli ospiti, che al 34’ si trovano sotto di due reti: Pedro crossa dalla destra rasoterra e trova Milinkovic-Savic in area di rigore. Il serbo è bravo ad anticipare il difensore avversario e colpire la sfera di prima, insaccandola alle spalle del portiere. Grande esultanza da parte del pubblico della Lazio, che si augura che questa non sia l’ultima volta in cui lo stadio si ritrova ad urlare il suo nome. Non sarà così. Al 44’ ci prova nuovamente la Cremonese su punizione, che trova però i guantoni di Provedel.

La ripresa comincia con lo stesso copione del primo tempo: Immobile ha subito la chance per il 3-0, ma l’uscita bassa di Sarr gli nel la gioia personale. Al nono però arriva inaspettatamente la rete degli ospiti: Galdames calcia forte dal limite dell’area che trova la deviazione di un difensore della Lazio e si insacca all’incrocio dei pali dove Provedel non ha il tempo di intervenire.
È un gol che dà coraggio agli ospiti che, con un po’ di fortuna, trovano anche la rete del pareggio: su un cross dalla destra di, Lazzari interviene male con il petto ed invece di appoggiare comodo per Provedel segna un clamoroso autogol dopo aver lambito il palo. Sarri corre subito ai ripari ed inserisce Felipe Anderson al posto di Pedro. Il brasiliano ci mette poco per sporcare i guanti di Sarr, ma il portiere della Cremonese è reattivo, anche sulla ribattuta (in offside) di Ciro Immobile. Quest’ultimo spreca in maniera clamorosa una chance, al minuto 71’, calciando alle stelle il più facile dei gol dopo un ottimo inserimento in area di rigore. I biancocelesti tentano il forcing finale: Milinkovic cerca la doppietta, ma il suo colpo di testa è salvato sulla linea da Lochoshvili, che poco dopo esce per infortunio. Al 37’ altra occasione per gli ospiti: il subentrato Buonaiuto conclude potente con il destro, costringendo nuovamente Provedel alla parata. La Lazio si riversa quasi completamente in avanti al minuto 45’ per battere un calcio d’angolo. Luis Alberto calcia forte in mezzo, con la palla che viene sporcata e rimane a disposizione del più lesto ad avventarsi sulla sfera: ancora una volta Milinkovic-Savic, che a porta completamente sguarnita deposita in rete di testa e porta la Lazio in vantaggio poco prima dell’annuncio del recupero. Sarri decide allora che è il momento di dedicare la passerella a Stefan Radu, che prende il posto di Mattia Zaccagni. Standing ovation per il difensore romeno, che va ad indossare la fascia da capitano per l’ultima volta in carriera. Il quarto uomo segnala 5 minuti di recupero, al termine dei quali Maurizio Sarri viene espulso per proteste sull’ultimo fallo della gara (il tecnico toscana non sarà in panchina nell’ultima sfida contro il “suo” Empoli). La Lazio festeggia così, al fischio finale, l’aritmetica qualificazione anche sul campo in Champions League (i biancocelesti erano già sicuri dell’accesso in Coppa Campioni dopo la penalizzazione da parte della Procura Federale ai danni della Juventus), e riscavalcano l’Inter al secondo posto, assicurandosi un posto anche nella prossima Supercoppa Italiana dove affronteranno proprio i nerazzurri.

Il tabellino

Lazio – Cremonese 3-2

Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Hysaj 6,5 (35′ st Pellegrini); Milinkovic-Savic, Vecino, Luis Alberto 6,5 (45’+1 st Basic); Pedro 5,5 (15′ st Felipe Anderson), Immobile, Zaccagni 5,5 (45’+1 st Radu). Allenatore: Sarri

Cremonese (3-4-1-2): Sarr; Bianchetti, Ferrari, Lochoshvili 6 (32′ st Vasquez); Sernicola, Pickel, Meité, Valeri 6,5 (23′ st Quagliata); Galdames 6,5 (23′ st Castagnetti); Ciofani 5 (14′ st Bonaiuto), Tsadjout. Allenatore: Ballardini

Arbitro: Antonio Giua

Marcatori: 4′ Hysaj (L), 37′, 44′ st Milinkovic-Savic (L), 9′ st Galdames (C), 13′ st aut. Lazzari (C)

Ammoniti: Sernicola (C), Galdames (C), Zaccagni (L), Pellegrini (L)

Espulsi: Sarri (L)

Le dichiarazioni post partita

SARRI – Radu mi sarebbe piaciuto molto allenarlo qualche anno fa, l’ho avuto nella parte finale della carriera e l’ho apprezzato molto come giocatore ma soprattutto come ragazzo: davvero un grande personaggio. Caratterialmente è un ragazzo straordinario, forse troppo per fare l’allenatore. Lo vedrei bene nella dirigenza o nel rapporto tra dirigenza e squadra perché ha grandi capacità nei rapporti personali. E’ stata una partita folle, nel primo tempo avevamo tutto sotto controllo ma abbiamo riportato gli avversari in vita da soli. Per fortuna l’abbiamo ripresa in mano perché ci tenevamo a chiudere con una vittoria in casa e lo abbiamo fatto. Siamo diventati grandi, ma non adulti: la partita di oggi lo dimostra visto il calo mentale che abbiamo avuto. I passi da fare sono ampi, ci sono margini di miglioramento. Champions? Sto pensando a Empoli, arrivare secondi sarebbe una soddisfazione straordinaria. Al resto ci penseremo dopo. Non è detto che si deve rimanere per forza insieme solo per il contratto. Se siamo ancora in sintonia, rimaniamo insieme. Ci sono più introiti, qualcosa si può fare. Non ho intenzione di lasciare la Lazio, ma neanche di fare qualcosa che non mi sta più bene. So che non fa follie Lotito, fa parte della storia della Lazio.

BALLARDINI – “Sono davvero orgoglioso, abbiamo dimostrato di essere una squadra seria con dignità che se la gioca fino alla fine. Bella partita, da squadra vera. Non abbiamo concesso spazi alla Lazio, è questa la Cremonese che voglio vedere sempre. Futuro? Ho incontrato la proprietà questa settimana, probabilmente ci vedremo anche la prossima. Abbiamo una grande voglia di chiudere bene la stagione”

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