di Marcello Baldi – Anno nuovo, vecchi problemi. In attesa di Lazio-Empoli – valida per la 17^ giornata – potrebbe essere questa la sintesi perfetta del match disputato dalla Lazio al Via del Mare contro il Lecce di Marco Baroni. I salentini si sono imposti per 2-1 sui biancocelesti davanti a un pubblico da grandi occasioni (oltre 26mila presenze sugli spalti), evidenziando nuovamente quello che per gli uomini di Sarri è stato il più grande limite dall’inizio del campionato: la continuità di rendimento nell’arco dei novanta minuti.
La storia si ripete
Era già accaduto contro la Sampdoria a Marassi (1-1 subito allo scadere), con la Salernitana in casa (subendo la rimonta di tre reti dopo l’iniziale vantaggio). Lo avevamo visto anche in diverse partite di Europa League, che sono valse la retrocessione dei biancocelesti in Conference League. Quando la squadra è passata in vantaggio non sempre è stata in grado di gestire il risultato e di portare a casa i 3 punti.
Una volta davanti sono spesso emersi quei limiti, caratteriali e mentali piuttosto che tecnici, che hanno fatto perdere punti preziosi alla Lazio, creando un gap con quelle che sono le prime forze del nostro campionato. Una differenza evidente se si prendono in considerazione le partite della Juventus, non sempre brillanti per il gioco espresso ma che ad oggi, con 25 gol fatti e 7 subiti (miglior dato difensivo del campionato) valgono il terzo posto in classifica. “Di corto muso” direbbe Max Allegri. Maurizio Sarri, in conferenza stampa, ha provato a spiegare questo problema, pochi mesi fa si parlava di un “germe”.
Dopo la prima debacle del 2023, ha usato altri termini, mantenendo però lo stesso concetto: “Dopo aver fatto una prima mezz’ora di alto livello, la nostra partita è cambiata. Si era visto già a fine primo tempo. Loro ci hanno colpiti nel momento in cui sembravamo più vulnerabili. Dove lavorare? È difficile dirlo. Quando ti scontri con questo problema, non è tattico. C’è da lavorare su 25 teste, in questa squadra c’è qualcosa che si spegne. In stagione lo abbiamo limitato, ma oggi si è ripresentato il problema”. Un problema che a oggi tiene la Lazio lontana dal sogno quarto posto, traguardo ambizioso considerando il momento di forma delle due milanesi (entrambe vincenti al ritorno in campo) e della Juventus. Per non parlare del Napoli, sconfitto proprio dai nerazzurri ma ancora in vetta alla classifica di Serie A.
Lazio – Empoli
Ora però c’è poco tempo per guardarsi indietro: la Lazio domenica ospiterà l’Empoli. Sarà la prima partita in casa dopo la dolorosa scomparsa di Sinisa Mihajlovic lo scorso dicembre. L’ex tecnico del Bologna e difensore biancoceleste verrà ricordato ed omaggiato dal pubblico dell’Olimpico. Una spinta in più che però, se si presentassero nuovi blackout come quello di Lecce, potrebbe non bastare agli uomini di Sarri.
Probabile formazione:
LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Casale, Romagnoli, Marusic; S. Milinkovic-Savic, Cataldi, Vecino; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni.
Allenatore: Sarri.
A disposizione: Maximiano, Adamonis, Patric, S. Radu, Hysaj, Basic, Marcos Antonio, Luis Alberto, Cancellieri, Romero, Pedro.
Indisponibili: Gila. Squalificati: – Diffidati: Lazzari, Marusic.
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