di Francesca Turco – Nel corso del convegno “Fifa Agent Regulations” organizzato da The Football Forum all’Hilton Airport Hotel di Fiumicino, che quest’anno ospita gli ultimi due giorni di calciomercato, Jonathan Barnett e Rafaela Pimenta si scagliano contro la Fifa.
Il motivo del contendere è il nuovo regolamento degli agenti sportivi approvato lo scorso dicembre, in vigore dal 9 gennaio scorso ma che contempla un periodo di transizione fino al 1° ottobre 203 prima dell’obbligo di utilizzare solo agenti con licenza e dell’introduzione del tetto alle commissioni.
Ufficializzate tramite un comunicato della massina istituzione calcistica mondiale il 6 gennaio scorso, le nuove norme introducono licenze obbligatorie, il divieto di rappresentanza multipla per evitare conflitti di interesse e l’introduzione di un massimale sulle commissioni degli agenti, “il tutto con l’obiettivo di rafforzare la stabilità contrattuale, tutelare l’integrità del sistema di trasferimento e raggiungere una maggiore trasparenza finanziaria”.
“La Fifa non ha idea di cosa si stia parlando, dobbiamo combattere tutto questo – ha tuonato Barnett, secondo la rivista americana Forbes il procuratore più potente del mondo. “Non penso che qualcuno della Fifa sia mai entrato in un’agenzia. Invece ci sono elementi della Fifa che sono andati in prigione o direttori di club giudicati colpevoli di crimini. E allora non siamo noi che dobbiamo vergognarci. È giusto riunirci e fare una normativa, ma non vogliamo che sia fatta da criminali. Abbiamo inviato una lettera a tre membri della Fifa annunciando provvedimenti legali. Sarà una causa lunga e costosissima, ma vogliamo andare avanti e dimostrare che la Fifa sta agendo in modo illegale”.
Sul tema, non è stata meno dura Rafaela Pimenta, l’avvocatessa brasiliana che ha raccolto l’eredità di Mino Raiola: “Circa quattro anni fa io e Mino venimmo invitati dalla Fifa ad un meeting sul nuovo regolamento, ma era già tutto deciso. Era una trappola per cui rispondemmo: ‘Ci vediamo in tribunale’. Ci opporremo, si tratta di un abuso che peserà anche sui giocatori”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’agente belga Jesse De Preter: “Quella della Fifa è solo un manovra per gestire tutto il potere, per controllare del tutto il fatturato del calcio. La Fifa non accetta la crescita professionale di molte agenzie, vuole monopolio. Per me questa è una dittatura, la Fifa vuole controllare tutto”.
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