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Serie A: Lazio nuovo stop, vince l’Atalanta con Zappacosta e Hojlund

I bergamaschi superano le due romane nella corsa Champions

foto Fraioli

di Marcello Baldi – Lo scontro diretto per la Champions League tra Lazio e Atalanta va ai bergamaschi di Gian Piero Gasperini. Allo Stadio Olimpico la Dea si impone per 2-0, grazie alle marcature di Davide Zappacosta e Rasmus Hojlund.

La partita

Una gara dominata per ampi tratti dall’Atalanta che, nel primo quarto d’ora, costringe subito Provedel a due interventi degni della sua grande stagione. Poi si vede la Lazio, ma getta clamorosamente al vento la possibilità di sbloccare il match con Immobile, che di fatto soffia il pallone a Milinkovic-Savic, bravo a smarcarsi e trovarsi da solo davanti a Musso. Immobile sotto porta è tutt’altro che lucido e spara la sfera in Curva Sud e vanificando il possibile vantaggio.

Gol mangiato = gol subito. Una legge a cui l’Atalanta si appella al minuto 23’. A sbloccare la partita è un eurogol, quello di Davide Zappacosta, che con un fantastico destro a giro infila il pallone sotto al sette. Imprendibile per Provedel, da rivedere Marusic, che regala la sfera all’avversario. Deludente la prova del montenegrino e dell’altro esterno a disposizione di Sarri, Hysaj, che il tecnico continua a preferire a Lazzari.

Altra prova decisamente insufficiente è quella di Danilo Cataldi, che solitamente nei big match si era rivelato in grado di dettare i ritmi ed impostare con precisione. Nulla di quello che è riuscito a fare nella sfida odierna.

La Lazio è costretta a sbilanciarsi, gli avversari impostano la ripresa sul contropiede. Provedel è bravo a fermare Hojlund, imbeccato ottimamente da Lookman. Ma la coppia di attaccanti di Gasperini ha una marcia in più e i biancocelesti (orfani di Romagnoli, uscito nel primo tempo per un fastidio muscolare) al 65’ capitolano sotto i loro colpi: ancora Ademola a servire un pallone al norvegese su cui scritto “SPINGERE”.

Musso blinda la porta, negando a Zaccagni e Lazzari sul finale la possibilità di accorciare.

Finisce con l’Atalanta che supera in un colpo solo le due romane (la Roma era stata fermata dal Lecce nell’anticipo delle 18:00). Con un solo impegno durante la settimana (è out dalle coppe) e una rosa più lunga, i nerazzurri hanno sicuramente una marcia in più rispetto alle rivali capitoline.

Sarri, dalla sua, non si è mai sbilanciato sugli obiettivi stagionali. Anzi, recentemente aveva più volte ribadito che la Lazio, costruita con possibilità economiche ben diversi dalle competitor, vedrebbe nella Champions un traguardo “miracoloso”.

Un miracolo che sarebbe un po’ meno distante se, nelle ultime due sfide, fossero arrivati i gol del centravanti Ciro Immobile. Il bomber biancoceleste, 190 reti in carriera con l’aquila sul petto, sembra in un momento di difficoltà al rientro dall’infortunio.
Contro la Fiorentina un errore sotto porta, col Verona qualche errore in fase di disimpegno. Questa sera il terribile errore che avrebbe potuto sbloccare il match.

Sarri deve essere bravo a rasserenarlo, perché Ciro non è nuovo a questi periodi di down. Dopodiché, bisognerà fare i conti con altri problemi. Questa volta infatti, parlare di concentrazione, sarebbe un nascondere della polvere sotto il tappeto.

Dopo l’impegno nel playoff di Conference League di giovedì all’Olimpico contro il Cluj, la Lazio andrà a Salerno per cercare ritrovare gioco e risultati contro un avversario in cerca di punti per la salvezza. Sarri dovrà fare a meno di Zaccagni squalificato e dovrà valutare le condizioni di Romagnoli sostituito al 39′ per un problema muscolare.

Il tabellino

Lazio (4-3-3): Provedel; Marusic, Casale, Romagnoli (39′ Patric), Hysaj (13′ st Lazzari); Milinkovic-Savic, Cataldi (12′ st Vecino), Luis Alberto; Felipe Anderson (12′ st Pedro), Immobile, Zaccagni. A disp.: Maximiano, Adamonis, Gila, Pellegrini, Marcos Antonio, Basic, Cancellieri, Romero. All.: Sarri

Atalanta (3-4-1-2): Musso; Toloi, Djimsiti, Scalvini (14′ st Palomino); Hateboer (18′ st Demiral), De Roon, Ederson, Zappacosta; Koopmeiners; Hojlund (44′ st Zapata), Lookman (44′ st Boga). A disp.: Bertini, Sportiello, Okoli, Ruggeri, Vorlicky, Soppy. All.: Gasperini

Arbitro: Orsato

Marcatori: 23′ Zappacosta (A), 20′ st Hojlund (A)

Le dichiarazioni post partita

SARRI – “Dalla crisi si esce come ci siamo entrati. E’ un momento in cui non siamo al top, è abbastanza normale, succede. Questa non è una gara da drammatizzare, l’Atalanta ha seminato il terrore ovunque. L’unico aspetto davvero negativo è che sul secondo gol ci siamo disuniti e non ci abbiamo creduto. Negli ultimi 15 minuti abbiamo dato un’immagine di una gara peggiore di quello che in realtà è stata. E’ una battaglia persa in una lunga guerra, non ci sono dichiarazioni di resa, c’è solo da lavorare e pian piano ricominceremo a vincere le partite. Le responsabilità di un allenatore sono quelle tecniche, se la squadra sta facendo peggio di prima le responsabilità saranno dei giocatori e dell’allenatore. Cambiare le cose? Dipende cosa si intende, se si vuole cambiare l’inerzia bisogna avere pazienza, torneremo a essere brillanti. Se a ogni sconfitta si decide di cambiare tutto a quest’ora sarei stato sempre in Serie B”.

CATALDI – “I risultati non sono ottimali. Le ultime tre partite non sono state fantastiche, sia dal punto di vista del gioco che dei risultati. Quando ci sono questi momenti bisogna star zitti, rimboccarsi le maniche. Giovedì abbiamo una partita importante in Europa, poi ci riprogetteremo in campionato. Se Immobile fa il gol dell’1-0 siamo qui a parlare di un’altra partita. È normale, si commentano sempre i risultati. Tre partite fa eravamo fenomeni, oggi siamo un po’ così. Noi dentro lo spogliatoio sappiamo quello che dobbiamo fare, sono straconvinto che lo faremo” (VIDEO)

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