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UCL: il Napoli strapazza l’Eintracht e va ai quarti per la prima volta

Spalletti scrive la storia: azzurri mai così in alto in Champions

di Antonio Frateiacci – Nel clima di guerriglia urbana che ha travolto la città di Napoli nelle ultime ore, gli azzurri di Spalletti entrano nella storia. Dopo il successo dell’andata in terra tedesca (0-2), gli azzurri battono l’Eintracht di Francoforte anche al Maradona e conquistano per la prima volta i quarti di finale di Champions League. I partenopei dominano la gara che Osimhen sblocca allo scadere del primo tempo. Il nigeriano chiude il discorso qualificazione a inizio ripresa, Zielinski su rigore sigilla il risultato sul 3-0.  

Disordini prima della gara

Purtroppo a fare da contorno ad una serata storica, la città partenopea è stata messa letteralmente a ferro e fuoco da un cospicuo gruppo di sostenitori tedeschi arrivati ieri sera dalla Germania. Gravi incidenti si sono manifestati nella giornata di oggi per varie zone del centro di Napoli. La guerriglia urbana ha avuto il suo apice quando dai quartieri limitrofi sono scesi gli ultras del Napoli e c’è stato il contatto tra le due tifoserie. Ci sono stati dei feriti, ma nessuno è grave. Dopo questi scontri la polizia è riuscita a riportare i sostenitori dell’Eintracht in albergo grazie a dei pullman messi a disposizione dell’amministrazione comunale.

Disordini al centro di Napoli per la gara Napoli-Eintracht

La partita

Il Napoli prova subito a far pendere la gara dalla propria parte e già dopo soli due minuti il portiere tedesco Trapp deve impegnarsi per negare a Politano la gioia del gol. che parte subito molto velocemente, Politano dopo 2 minuti prova a sbloccare il risultato, trovando una buona risposta di Trapp. I partenopei provano a ripetizione ad innescare Osimhen per vie centrali liberando le corsie alle ali, i teutonici difendono bene senza rischiare troppo. Intorno al ventesimo Kvaratskhelia spara addosso a Trapp dopo aver seminato il panico nell’area di rigore tedesca. La gara scorre via bloccata con i padroni di casa che mantengono il pallino del gioco senza però impensierire troppo gli ospiti. Sul finire della prima frazione gli azzurri trovano il meritato vantaggio: Lobotka verticalizza per Politano, cross in mezzo e il solito Osimhen che di testa gonfia la rete e fa esplodere il Maradona. 1-0 e primo tempo in archivio.

La seconda frazione inizia come era finta la prima, con la rete del Napoli: Ancora Osimhen, questa volta su assist di Di Lorenzo, può battere a porta sguarnita e siglare il raddoppio. I tedeschi hanno l’occasione di riaprire la gara con Kamada, il giapponese da buona posizione si fa ipnotizzare da Meret. Come accade spesso nel calcio: gol mangiato, gol subito. Zielinski punta in area Sow che lo stende nettamente.  Per l’inglese Taylor è calcio di rigore. Lo stesso Zielinski si presenta dagli undici metri e trasforma per il 3-0 definitivo. Può iniziare la festa a fuorigrotta, il Napoli per la prima volta nella sua storia raggiunge i quarti di finale di Champions League. Con l’Inter, qualificata ieri, e il Milan, la scorsa settimana, l’Italia avrà tre rappresentanti tra le prime otto squadre d’Europa.

Osimhen sigla il raddoppio

Il tabellino

Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Kim (21′ st Juan Jesus), Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski (29′ st Ndombelé); Politano (22′ st Lozano), Osimhen (36′ st Simeone), Kvaratskhelia (29′ st Elmas). A disp.: Gollini, Idasiak, Bereszynski, Olivera, Ostigard, Gaetano. Allenatore: Spalletti

Eintracht (3-4-2-1): Trapp; Buta, Tuta, Ndicka, Lenz (22′ st Max); Knauff (17′ st Alidou), Rode (29′ st Jakic), Sow, Kamada; Gotze; Borré. A disp.: Ramaj, Smolcic, Toure, Hasebe, Alario, Chandler. Allenatore: Glasner

Arbitro: Taylor (Inghilterra)

Marcatori: 47′ e 8′ st Osimhen (N), 19′ st rig. Zielinski (N)

Ammoniti: Ndicka, Lenz, Gotze (E), Juan Jesus (N)

Le dichiarazioni post partita

Spalletti: “E’ un gran risultato, ce lo godiamo con squadra e tifosi. E’ fondamentale mantenere l’atteggiamento avuto stasera. All’inizio non siamo stati qualitativi come sempre, ma non abbiamo concesso quasi niente, poi siamo stati lucidi con la testa. All’inizio abbiamo perso qualche linea di passaggio, non riuscivamo ad essere blocco-squadra. Non riuscivamo a fare la riaggressione. Nel secondo tempo meglio perché sia Kvara che Politano hanno capito che dovevano rientrare in mezzo al campo, una mezzala si metteva accanto a Lobotka e c’era maggiore possibilità di uscita. Così abbiamo creato più occasioni, anche se le avevamo create già nel primo tempo. Glasner ha cambiato totalmente rispetto all’andata: lì ci aveva aspettato, oggi ha fatto più pressione per tentare di ribaltare il risultato. E’ stato coerente con quanto detta in conferenza stampa”.

Guardiola ha detto che il Napoli è la più forte d’Europa: la rende orgoglioso? “No. Non mi rende niente. E’ un giochino che si conosce di mettere le pressioni addosso all’altro, lo fanno tutti, quindi non mi rende orgoglioso. Che si fa, si mette il Napoli davanti al Manchester City che spende 900 milioni per fare la squadra mentre noi ne spendiamo nove? Si fa il giochino che serve a portarlo là perché poi sicuro devi cadere”.

Il Napoli non aveva mai raggiunto i quarti di Champions League. “Se in tutta la storia del Calcio Napoli non c’eravamo riusciti, è un traguardo mai raggiunto, vuol dire che oggi abbiamo raggiunto un gran traguardo e non era per niente facile”.

Su Osimhen. “E’ un calciatore fortissimo, che ha delle interpretazioni a volte da solista e ti dà questi grandi strappi. Deve riuscire anche a legare con la squadra e ora lo sta facendo, anche con l’Atalanta è stato d’aiuto contro avversari che gli andavano addosso. La pulizia e il far salire una squadra è un’altra componente essenziale”.

Anche Osimhen, oltre a Guardiola, ha detto che il Napoli ha tutto per arrivare in fondo alla Champions League.E’ giusto questo. E’ giusto che lo dica”.

Ha una preferenza per i quarti di finale come avversario? “No, no, fate voi, noi ci adattiamo”.

Spalletti chiude con un appello spontaneo. “Siccome abbiamo raggiunto un traguardo storico e i nostri tifosi sono felicissimi, ora cerchiamo di essere del livello del traguardo raggiunto, non andiamo a rovinarlo in giro per la città, bensì andiamo a festeggiare contenti e felici, lasciando da parte ogni tipo di provocazione ci possano mettere davanti. Andiamo a festeggiare, a divertirci, a cantare i cori del Napoli. Sempre forza Napoli”.

Glasner: “Ci abbiamo provato ed era impossibile, il Napoli è decisamente più forte. Sono orgoglioso di come abbiamo sviluppato le cose, di come è andata la squadra. Bisogna accettare il risultato. Abbiamo avuto un paio di azioni con Mario Gotze in cui potevamo fare di più. Non dobbiamo parlare di Kolo Muani. La maglia numero 12 era per i nostri tifosi. Sono un allenatore e non sono un politico, non mi interesso della criminalità, sono contrario che sia a Napoli, in Germania. Però, ecco, parliamo di sport. Quando abbiamo provato la difesa a cinque, a volte, ha funzionato. La maggior parte è per i nostri errori, eravamo già nel recupero del primo tempo, c’è stato un cross e Osimhen ha saltato tantissimo, è stato incredibile. Abbiamo perso la palla sul lato sinistro, ha lasciato lo spazio per il cross”.

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