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UCL: al Do Dragao, Porto-Inter finisce 0-0. Nerazzurri ai quarti dopo dodici anni

Undici di Inzaghi qualificato grazie al gol di Lukaku all'andata

di Antonio Frateiacci – Inzaghi porta l’Inter ai quarti di finale di Champions League. Ai nerazzurri, forti del 1-0 maturato all’andata con il gol di Romelu Lukaku, basta lo 0-0 al Do Dragao. Il Porto ha fatto la partita, mentre i nerazzurri hanno difeso con ordine e attenzione. Decisivi Dumfries e Onana autori di un paio di salvataggi miracolosi. Dodici anni dopo l’ultima volta, i nerazzurri sono tra le migliori otto squadre d’Europa.

La partita

Partono subito forte i padroni di casa che devono rimontare lo svantaggio del gol subito al Meazza nella gara di andata. Il primo a provarci è Uribe che, dalla tre quarti, scocca un tiro di esterno destro che Onana è bravo a deviare fuori dallo specchio. La partita prosegue con i portoghesi padroni della manovra e i nerazzurri che faticano a imbastire ripartenze pericolose. Gara che si scalda intorno al 20′ di gioco: prima è Eustachio a impegnare Onana col destro, poi Dzeko scomoda Diogo Costa col mancino. L’estremo difensore portoghese deve impegnarsi anche poco più tardi quando Barella tenta la conclusione dal limite. Poco prima della mezz’ora il Porto torna a farsi pericoloso dalle parti di Onana: Taremi ci prova con un destro a giro, impreciso non centra lo specchio della porta.
Al 40′ i portoghesi vanno vicini alla rete del vantaggio, l’opportunità capita sui piedi di Evanilson che, a botta sicura, viene murato da Dimarco. Nel finale di frazione gli uomini di Inzaghi hanno un paio di buone occasioni per far male ai padroni di casa ma, prima Lautaro poi Barella non riescono ad impensierire il portiere portoghese.

La ripresa e l’inerzia della gara non cambia, Porto aggressivo che spinge e l’Inter a difendersi nella propria metà campo in attesa di sfruttare le ripartenze. Al 70′ Inzaghi effettua le prime sostituzioni della serata: dentro Lukaku e D’Ambrosio per Dzeko e Dimarco. La sfida rimane in equilibrio, i nerazzurri si difendono con ordine, Onana è attento e le offensive portoghesi non riescono a sfondare. Bastoni è costretto ad alzare bandiera bianca al 74’per infortunio, De Vrij prende il suo posto. Al minuto 76 Grujic sembra trovare il pertugio giusto, Onana si distende e mantiene il risultato sullo 0-0. A dieci minuti dal novantesimo, Inzaghi inserisce forze fresche nella mischia: Skriniar e Brozovic rilevano Darmian e Barella. Buona ripartenza nerazzurra al 83′ con Lukaku, la conclusione del belga viene deviata e per poco Lautaro non arriva all’appuntamento con il tap-in.

Al 90’ l’arbitro polacco Marciniak concede sette minuti di recupero. Nel recupero i portoghesi tentano il tutto per tutto e vanno a un passo dal gol in tre occasioni nel giro di pochi secondi. Prima Marcano a botta sicura supera Onana ma trova Dumfries a spazzare via sulla riga di porta, poi doppio legno per il porto: Prima Taremi colpisce il palo in girata e sugli sviluppi della stessa azione è Grujic che svetta in area e di testa colpisce la traversa. Non c’è più tempo, Inzaghi batte Conceicao e i nerazzurri raggiungono i cugini rossoneri ai quarti di finale di Champions League.

Il tabellino

Porto (4-4-2): Diogo Costa; Pepê, Cardoso, Marcano, Zaidu (40′ st Wendell); Eustaquio (26′ st Franco), Uribe (40′ st Namasu), Grujic, Galeno; Evanilson (26′ st Toni Martinez), Taremi. A disp.: Ramos, Portugal, Carmo, Veron, Conceiçao, Sousa, Borges, Folha. Allenatore: S. Conceiçao

Inter (3-5-2): Onana; Darmian (35′ st Skriniar), Acerbi, Bastoni (29′ st De Vrij); Dumfries, Barella (35′ st Brozovic), Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco (25′ st D’Ambrosio); Martinez, Dzeko (25′ st Lukaku). A disp.: Handanovic, Cordaz, Gagliardini, Correa, Bellanova, Asllani, Carboni. Allenatore: S. Inzaghi

Arbitro: Marciniak (Polonia)

Ammoniti: Darmian, Dzeko, Acerbi (I)

Espulsi: Pepê (P)

Le dichiarazioni post partita

INZAGHI Critiche? Rispondo che sono molto contento di ciò che stiamo facendo, il merito è di questi giocatori che in 18 mesi mi hanno regalato trofei e quarti di Champions. È un momento che voglio godermi senza polemica. So quali sono i motivi per cui sono arrivato, mi sto godendo tutto. Ora penseremo al campionato, alle semifinali di Coppa Italia, pensiamo a recuperare giocatori, ma è una grande serata che voglio gustarmi coi miei ragazzi. I tifosi devono essere orgogliosi di questo cammino, vedremo cosa succederà. Derby in Champions? Tutte le squadre che arrivano ai quarti sono fortissime, le affronteremo con entusiasmo. Il Porto è’ una squadra difficile da andare a prendere, l’avevamo preparata bene. Quelle di Barella e Lautaro sono state ottime possibilità di andare in vantaggio, non avremmo nemmeno sofferto nei sette minuti finali”.

CONCEICAO – “Sento una forte ingiustizia. Penso che sia normale piangere dopo una eliminazione come questa: è normale perché giocano con passione i miei calciatori. Devono avere orgoglio per le partite fatte, credo che siamo stati superiori all’Inter. Ci sono mancati piccoli dettagli, ci è mancato fare il gol e mettere il pallone in rete. Io sto sentendo un misto fra un grande orgoglio e una grande frustrazione: sono frustrato, triste, ho lo stesso sentimento che hanno i tifosi qui allo stadio e a casa. Dobbiamo pensare alla squadra di Porto per la squadra che ha. Gli ultimi tempi sono stati difficili, abbiamo avuto problemi finanziari e non è stato semplice in questi mesi. Ho lasciato libertà alla squadra e all’ala, Eustaquio ha lavorato dietro Taremi e lo stesso vale per Evanilson. A livello di centravanti è sempre stata la stessa cosa, per quanto riguarda noi siamo stati sempre molto equilibrati: a volte abbiamo fatto occasioni pericolose, e poi l’Inter non ha creato pericoli. Penso che i giocatori abbiano fatto un lavoro fantastico e dobbiamo pensare a domenica. L’Inter è una squadra con grandi giocatori, Inzaghi ha fatto un gran lavoro. Noi siamo stati superiori oggi, ma è una grande squadra”.

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