di Marcello Baldi – La Lazio non sa più perdere. Quarta vittoria di fila per i biancocelesti di Maurizio Sarri in Serie A, che dopo le vittorie contro Roma, Monza e Juventus battono anche lo Spezia di Semplici, consolidando con 61 punti il secondo posto in solitaria e momentaneamente il +8 sulla Roma (terza) e le inseguitrici per la lotta Champions. Per lo Spezia la situazione salvezza rimane sempre molto delicata.
La partita
Orfano di Casale nel pre-partita, Sarri schiera Patric dal 1’, confermando in toto la formazione che aveva battuto la scorsa settimana i bianconeri. Lo Spezia risponde a specchio con il 4-3-3, riponendo nel suo capocannoniere, Mbala Nzola (13 reti in campionato) la fiducia per una gara in cui l’obiettivo è sicuramente quello di provare a strappare anche un solo punto.
L’avvio, in tale ottica è incoraggiante. Sono i padroni di casa infatti a provare a dettare i propri ritmi nei minuti iniziali e già al 2’ minuto colpiscono la traversa con Bourabia. La Lazio tiene comunque bene il campo, ma fatica a costruire. Al 12’, l’occasione è per Nzola, che di testa però non riesce ad inquadrare la porta da pochi metri. Alla mezz’ora arriva l’episodio che cambia la partita, mettendola in discesa per i biancocelesti: Felipe Anderson si infila in area di rigore, con Ampadu che interviene in scivolata da dietro e lo stende. Il difensore tocca anche il pallone, ma dopo un controllo VAR in cui viene evidenziato il contatto con il piede, Irrati conferma il calcio di rigore. Dagli undici metri va Ciro Immobile che spiazza Dragowski e firma la sua decima rete stagionale in campionato. Sono 7 le stagioni consecutive in cui il bomber di Torre Annunziata tocca la doppia cifra.
Gli ospiti avrebbero subito più di una chance per chiudere il primo tempo in vantaggio di due reti, ma Immobile e Luis Alberto, sotto porta, peccano di imprecisione.
Appuntamento rimandato al secondo tempo, dove a far da padrone potrebbe essere il termine “sarrismo”. Al minuto 52’ infatti, la Lazio dà prova di cosa voglia dire giocare a calcio divertendosi. Luis Alberto, Immobile e Felipe Anderson fraseggiano in maniera perfetta, con tocchi di prima e passaggi di tacco, fino all’appoggio in area di rigore dello spagnolo per il brasiliano, che inizialmente calcia sul corpo del difensore avversario, ma poi è lesto a riprendere la sfera e ribadire in rete. Applausi anche da parte di qualche sostenitore dello Spezia. La testa dei liguri inizia già a proiettarsi all’importante sfida della settimana prossima contro la Sampdoria. Sfida che la squadra di Semplici però dovrà affrontare senza uno dei suoi difensori. Al minuto 84’, infatti, Ampadu ottiene il suo secondo cartellino giallo della partita, ricevendo quindi il rosso e la squalifica in vista del Derby ligure.Anche nella Lazio si registra un’assenza in vista della prossima sfida casalinga, vista l’ammonizione di Cataldi (diffidato ed ammonito). Provedel si esalta su una conclusione di Nzola, giusto per consolidare la 18esima clean sheet della sua stagione e il primato difensivo della Lazio. Ma la vera festa, per i sostenitori capitolini arrivati al Picco, non può che essere la rete di Marcos Antonio arrivata pochi attimi prima del fischio finale. Il centrocampista brasiliano, subentrato proprio a Cataldi all’80’, è autore di una cavalcata incredibile che parte da centrocampo, superando due avversari ed il portiere Dragowski in velocità e depositando in rete sotto il settore ospiti. Grande gioia per il centrocampista, che torva la sua prima gioia in Serie A e in assoluto con la maglia della Lazio. Si chiude quindi 0-3 la partita tra Spezia e Lazio, con gli spezzini che mantengono 4 punti di vantaggio sulla zona retrocessione e i biancocelesti che proseguono la propria corsa verso l’obiettivo Champions League.
Il tabellino
Spezia-Lazio 0-3
Spezia (4-3-3): Dragowski; Amian, Wisniewski, Ampadu, Nikolaou (17′ st Reca); Bourabia (17′ st Agudelo), Esposito, Ekdal; Verde (31′ st Shomurodov), Nzola, Gyasi (17′ st Maldini). A disp.: Zoet, Marchetti, Ferrer, Caldara, Sala, Kovalenko, Cipot, Krollis. All.: Semplici
Lazio (4-3-3): Provedel; Marusic, Patric, Romagnoli, Hysaj; Milinkovic-Savic, Cataldi (34′ st Marcos Antonio), Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile (24′ st Pedro), Zaccagni (42′ st Cancellieri). A disp.: Maximiano, Adamonis, Pellegrini, Casale, Radu, Gila, Romero, Lazzari, Bertini, Basic, Fares. All.: Sarri
Arbitro: Irrati
Marcatori: 35′ rig. Immobile (L), 7′ st Felipe Anderson (L), 44′ st Marcos Antonio (L)
Ammoniti: Gyasi (S), Cataldi, Marcos Antonio, Romagnoli, Cancellieri (L)
Espulsi: Ampadu (S)
Le dichiarazioni post partita
SARRI – “Il secondo è un gol bellissimo ma a un certo punto mi sono anche preoccupato. Eravamo in 7 lì davanti e nessuno andava a concludere. Sono molto contento anche io per il gol di Marcos Antonio, un palleggiatore di grandissimo livello. Sto facendo fatica a inserirlo nel nostro centrocampo che ha caratteristiche molto offensive e ha bisogno di fisicità. Ma se qualcuno viene a vedere i nostri allenamenti vedrebbe che il palleggio di Marcos Antonio nello stretto è uno spettacolo. L’obiettivo di diventare meno presuntuosi e superficiali ce lo siamo posti da tempo. La capacità di stare sul pezzo nei momenti di difficoltà è cresciuta notevolmente. Però nei primi 8 minuti, la paura di aver preso la partita sotto gamba ce l’ho avuta“.
SEMPLICI – Abbiamo fatto un gran primo tempo, fino all’episodio del rigore meritavamo noi e questo mi fa ben sperare per il prosieguo della stagione. Se giochiamo così con squadre del nostro livello, potremmo fare buoni risultati. Abbiamo trovato la miglior formazione del momento, il risultato è stato un po’ troppo pesante ma noi dobbiamo continuare a lavorare. I numeri non contano, loro hanno segnato tre gol e quindi siamo qui a leccarci le ferite: ci dispiace, c’è stato qualche errore di troppo ma fa parte della crescita della squadra. Mi auguro che questa partita ci serva per quanto fatto vedere per 60-70 minuti”.
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