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Serie A: 12^ giornata, le gare di sabato

Pari in Lecce-Milan e Toro-Monza. Vince la Juve con il Cagliari

Nel sabato di Serie A, valido per la 12^ giornata di campionato, Lecce e Milan regalano spettacolo nell’anticipo delle 15.00. Al doppio vantaggio rossonero firmato da Giroud e Reijnders rispondono nella ripresa Sansone e Banda. Nel pomeriggio la Juventus batte 2-1 il Cagliari non senza qualche difficoltà. In serata pari 1-1 tra Monza e Torino; contestato dai granata l’arbitraggio di Doveri.

Lecce-Milan 2-2 ore 15.00

Lecce e Milan regalano spettacolo nell’anticipo del sabato di Serie A delle 15.00. Colpi di scena fino all’ultimo minuto di gara in un match che termina in un pirotecnico 2-2 tra l’undici di D’Aversa e i rossoneri, rimontati nella ripresa da Sansone e Banda.
La sfida in trasferta al Via del Mare non parte bene per Pioli, il tecnico perde nuovamente Loftus-Cheek prima dell’inizio del match è dopo 10’ è costretto a sostituire Leão per un problema muscolare. Al suo posto entra Okafor subito decisivo nel creare il primo squillo della partita. Al 14’ lo svizzero entra in area, appoggia di tacco per la sovrapposizione di Pobega che calcia di prima col mancino e trova l’opposizione di un attento Falcone. La gara vive di poche emozioni e tanti fischi da parte di Abisso fino al 28’, quando gli ospiti rompono l’equilibrio portandosi in vantaggio. Theo Hernández e Okafor chiudono un triangolo sull’out sinistro, il francese scarica a centro area per Giroud che spinge di petto in porta per lo 0-1.
Il Lecce accenna la reazione alzando il pressing, ma al 35’ il Milan esce bene dalla prima costruzione e trova il raddoppio. Reijnders si lancia in solitaria contro la difesa salentina, va sul destro e al suo ingresso in area batte Falcone con un rasoterra sotto le gambe. Primo gol in Serie A per l’ex AZ Alkmaar arrivato in estate in rossonero. L’olandese replica l’azione tre minuti dopo, colpendo però il palo e graziando il Lecce, che rischia di riaprire la gara sul ribaltamento di fronte. Gendrey scappa sulla destra e crossa sul secondo palo per Banda, l’esterno calcia a botta sicura trovando un super Maignan a opporsi. La parata dell’estremo difensore rossonero consente al Milan di chiudere i primi 45’ avanti di due reti.

La ripresa è il copione inverso di quanto successo nel primo tempo. Il Milan sembra controllare il risultato, sfiorando addirittura il colpo del KO con Okafor al 64’, il cui destro piazzato viene respinto da Falcone. Passano appena due minuti ed il Lecce torna in gara grazie ai cambi effettuati da D’Aversa. Su un corner di Banda sono proprio i subentrati Blin e Sansone a costruire il gol che accorcia le distanze: sponda perfetta del centrocampista per l’inserimento dell’ex Bologna che spinge in rete da due passi. I padroni di casa si scatenano e al 70’ trovano il pari con il piazzato mancino di Banda in area di rigore che non lascia scampo a Maignan. Le squadre si allungano e si aprono spazi, Theo prova ad approfittarne strappando a metà campo e calciano col mancino dalla distanza, il tiro del terzino svernicia la parte esterna del palo sfilando sul fondo. La stanchezza dei rossoneri per l’impegno settimanale con il PSG affiora minuto dopo minuto, con il Lecce che sembra rendersi pericoloso ad ogni affondo nella trequarti avversari. Al minuto 84 Gendrey cross a rientrare con il mancino, Sansone stacca di testa alla spalle di Florenzi e colpisce clamorosamente il palo interno, il pallone attraversa tutta la linea di porta e si spegne sull’esterno. Quando la gara è nel recupero prima Giroud si fa espellere per proteste, poi Piccoli si vede annullare un gol vittoria stratosferico dalla distanza per fallo in attacco visionato dal VAR.

Beffa clamorosa per il Lecce che si vede sfuggire i tre punti all’ultimo respiro per quella che sarebbe stata una rimonta spettacolare. Il Milan, come due settimane fa a Napoli, brucia il doppio vantaggio costruito nel primo tempo e resta a secco di vittorie negli ultimi quattro turni ed a -3 dalla Juventus seconda. Nel prossimo turno l’undici di Pioli affronterà il big match con la Fiorentina, mentre il Lecce sarà impegnato in trasferta a Verona contro l’Hellas. (e.c.)

Juventus-Cagliari 2-1 ore 18.00

All’Allianz Stadium si incontrano Juventus e Cagliari. I bianconeri arrivano a questo incontro reduci da 4 vittorie consecutive e da ben 6 gare dove sono sempre riusciti a tenere la porta inviolata. Buono anche il momento di forma del Cagliari che arriva dai successi contro Frosinone e Genoa in campionato e da quella in Coppa Italia contro l’Udinese. 

Il primo tempo scorre senza grossi sussulti, entrambe le squadre sembrano voler lasciare l’iniziativa all’avversaria provando poi sortite offensive in ripartenza. Quello che si vede in campo non mette in evidenza la differenza di 17 punti in classifica tra le due squadre, anzi è il Cagliari per primo a rendersi pericoloso con Viola ben due volte intorno al 10′ ma in entrambe i casi il cagliaritano non brilla in precisione. La Juventus risponde con Chiesa al 17′ ma la sua punizione finisce alta. Al 24′ forse l’azione più pericolosa della prima frazione di gioco la produce il Cagliari con Dossena che su azione da corner non sfrutta la libertà che gli concede la difesa bianconera e da buona posizione manda alto di testa. Il tempo si chiude con un buon inserimento di McKennie su cross di Kostic, il texano però colpisce sporco e manda al lato.

La ripresa riprende subito con una occasione per la Juventus, al 46′ Chiesa impegna Scuffet con una conclusione a giro da fuori area che il portiere rossoblù blocca a terra. Al 48′ è ancora Chiesa a tentare la via del gol riprendendo al volo una respinta della difesa sarda ma la sua conclusione finisce alta. Chiesa è scatenato e al 53′ sfiora ancora il vantaggio ma il suo tap-in sulla respinta di Scuffet finisce ancora fuori. Ancora una grossa occasione per la Juventus con Gatti che su corner di Kostic prima del gol del vantaggio che è nell’aria e arriva al 60′ con Bremer che sempre dallo sviluppo di una palla inattiva segna il primo gol del suo campionato e sblocca la gara. Passano dieci minuti e i padroni di casa raddoppiano ancora dagli sviluppi di una palla inattiva. Sul corner di Kostic svetta Rugani che prima colpisce la traversa e poi ribadisce in rete di petto. La gara si riapre dopo 5 minuti, su corner di Jankto si avventa Dossena che dimezza lo svantaggio del Cagliari al minuto 75, e al minuto 82 sempre il difensore rossoblù colpisce il palo dopo una leggera deviazione di Szczesny. Sarà questa l’ultima azione degna di nota in una gara vinta dalla Juventus con qualche difficoltà di troppo.
Nota statistica, dopo 615 minuti il gol di Dossena ha interrotto l’imbattibilità di Szczesny e della squadra di Allegri. (m.s.)

Monza-Torino 1-1 ore 20.45

All’U-Power Stadium, il Monza di Raffaele Palladino e il Torino di Ivan Juric non vanno oltre il risultato di 1-1, al termine di un match equilibrato il cui computo totale delle occasioni da rete, al termine dei 90 minuti è di assoluta parità: 12 tiri di cui 5 nello specchio a testa.

Nonostante il Monza abbia abituato i propri tifosi a ottime prestazioni casalinghe, è il Torino ad approcciare meglio il match fin dai primissimi minuti. Al 26’ viene annullata la rete del possibile vantaggio granata a Rodriguez, reo di aver commesso fallo. Veementi le proteste dei granata nei confronti dell’arbitro Doveri.
Al 33’ Juric perde una pedina a centrocampo: Karol Linetty è costretto ad abbandonare il campo per infortunio, lasciando spazio Gvidas Gineitis. Un cambio che si rivelerà decisivo nella ripresa. Pochi minuti dopo il Toro va vicino al vantaggio con Duvan Zapata che però non inquadra la porta su assist di Ivan Ilic.
Il centrocampista serbo è tra i giocatori più in partita dello scacchiere tattico di Ivan Juric: al 40’ ci prova nuovamente, ma il tiro è centrale per Di Gregorio. Sul finale di primo tempo, il Monza ha due occasioni importanti, sventate però da un ottimo Vanja Milinkovic-Savic.
Nessun cambio a inizio ripresa, con il Toro che ci prova sempre con l’asse Ilic-Zapata. Al 55’ cambia il parziale del match: questa volta è Zapata a fornire l’assist a Ivan Ilic, che calcia ottimamente di prima battendo Di Gregorio. Vantaggio meritato per la squadra granata, nonostante gli sfavori del pronostico visto il match in trasferta.
Palladino prova a scuotere i suoi con i cambi: entrano Dany Mota e Birindelli. La squadra sembra subire positivamente la scossa dalla panchina, ma il gol del pari arriva per un clamoroso errore difensivo di Gineitis. Il lituano regala palla ad Andrea Colpani che, solo davanti a Milinkovic-Savic, non può sbagliare, diventando il miglior marcatore italiano in Serie A di questa stagione con 6 reti. Il Toro va vicino al nuovo vantaggio con Ilic, ma Di Gregorio è strepitoso nel negargli la doppietta. L’ultima occasione del match è per il Monza, ma Carboni viene bloccato nel recupero da Milinkovic-Savic.

Termina così 1-1 l’anticipo serale tra le due squadre che guadagnano un punto a testa. Il Monza si porta a quota 17 al nono posto, staccando la Lazio; il Toro sale a 16 punti all’11^ posto, fallendo il sorpasso proprio sulla squadra di Palladino. (m.b.)

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