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Serie A: la Salernitana frena la Roma, all’Olimpico finisce 2-2

I giallorossi sempre più lontani dal quarto posto

di Andrea Cesarini – La Roma di Mourinho, ampiamente rimaneggiata a causa dei tanti problemi fisici, non va oltre il pareggio contro una buona Salernitana. I giallorossi non approfittano della penalizzazione della Juventus, divenuta ufficiale durante il corso del match e dicono addio alla corsa Champions.

La partita

Mourinho è costretto a mandare in campo una formazione inedita a causa delle numerose assenze. I giallorossi scendono in campo con il consueto 3-4-2-1. Bove viene schierato nel terzetto di difesa, in mezzo al campo la coppia Tahirovic – Camara. In avanti Solbakken con l’acciaccato Wijanaldum a sostegno del rientrante Belotti. Nemmeno in panchina Dybala nella speranza di riaverlo al 100% per la finale di Europa League.

Sousa si dispone a specchio con Candreva e Dia alle spalle di Piatek.

La Roma parte gestendo il pallone ma a ritmi molto lenti, da fine stagione. Dopo una prima occasione di Smalling di testa al 10’ arriva il vantaggio degli ospiti. Lancio millimetrico di Coulibaly per l’inserimento di Candreva che brucia Ibanez e con esterno volante supera un incolpevole Rui Patricio. La Roma accusa il colpo e non reagisce, continuando a manovrare con un ritmo troppo compassato che facilita il compito difensivo della Salernitana, anche grazie alla prova scialba di Belotti, Solbakken e Wijnaldum. I padroni di casa ci provano con El Shaarawy al 31’ e Bove al 37’ ma senza centrare mai la porta difesa da Ochoa.  In pieno recupero la Roma trova il pareggio, ma il gol di Ibanez è annullato dall’arbitro Colombo dopo una on-field review per un doppio tocco di mano di Belotti.

Nella ripresa Mourinho rivoluziona la Roma, in campo Llorente, Matic e Pellegrini al posto di Solbakken, Ibanez e Tahirovic.

I giallorossi sembrano rivitalizzati e al 47’ trovano il pareggio: punizione di Pellegrini, la respinta di Ochoa è incerta e il più lesto è El Shaarawy che infila l’1-1. La gioia dei padroni di casa dura solo 6 minuti, al 53’ azione fortunosa di Piatek che con un rimpallo riesce a servire Dia al centro dell’area che di tacco supera per la seconda volta Rui Patricio. Salernitana ancora avanti. La Roma si butta generosamente all’attacco alla ricerca del pari. In questa fase anche un pizzico di sfortuna per i giallorossi che costruiscono occasioni che non si concretizzano per poco.
Il pareggio arriva all’83’ con Matic, che sempre su azione d’angolo supera Ochoa per il 2-2 finale. I 7 minuti di recupero decretati dall’arbitro Colombo chiudono l’infruttuoso assedio finale della Roma.

Il tabellino

Roma-Salernitana 2-2

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Bove, Smalling, Ibanez (1′ st Llorente); Zalewski, Tahirovic (1′ st Matic), Camara (30′ st Cristante), El Shaarawy; Wijnaldum (22′ st Abraham), Solbakken (1′ st Pellegrini); Belotti. Allenatore: Mouriho

SALERNITANA (3-4-2-1): Ochoa; Daniliuc, Gyomber (21′ st Lovato), Pirola (33′ st Troost-Ekong); Kastanos (14′ st Mazzocchi), Coulibaly, Bohinen (21′ st Vilhena), Bradaric; Candreva (33′ st Botheim), Dia; Piatek. Allenatore: Sousa

Arbitro: Colombo
Marcatori: 12′ Candreva (S), 2′ st El Shaarawy (R), 9′ st Dia (S), 38′ st Matic (R)
Ammoniti: Gyomber (S), Ochoa (S), Daniliuc (S), Dia (S), Zalewski (R)

Le dichiarazioni post partita

MOURINHO – “Primo tempo di poca intensità e voglia di giocare, c’è stata anche poca concentrazione. Probabilmente è dovuto ai tanti cambi, magari è anche colpa mia ma la situazione non è facile. Dobbiamo giocare una finale e abbiamo tanti giocatori stanchi e al limite. Ci sono dei cambi obbligati, già accordati prima della partita. Non è facile fare questa gestione. È stata una partita difficile, la Salernitana è come se avesse giocato la finale della Champions e questo mi piace, è così che si fa nel calcio. È un risultato che non volevamo. Ora mancano due partite di campionato e la finale, che è la cosa più importante. Dybala? Sta male, non sono ottimista per la finale. Smalling ed El Shaarawy hanno giocato 90 minuti, Wijnaldum anche tanti minuti. Non sono sicuro se l’infortunio di Camara sia un infortunio o solamente stanchezza. Celik sta benino, Spinazzola vediamo. A Firenze sarà un allenamento serio ma andremo lì con serietà. Farò dei cambi, ancora di più di oggi, ma con serietà. Faremo il nostro meglio”.

SOUSA – “Abbiamo fatto cambiare modulo alla Roma perché era in grossissima difficoltà, abbiamo controllato il gioco e lì dobbiamo crescere. Venire all’Olimpico e giocare con questo pubblico non è facile, ma dobbiamo crescere e mantenere il risultato avendo il pallone tra i piedi. Oggi l’abbiamo fatto, ora dobbiamo avere continuità. Abbiamo finito con tre attaccanti perché vogliamo vincere, questa è la mia mentalità. Ovunque andiamo possiamo competere a prescindere dal risultato. Abbiamo concesso pochissimo, prendendo due gol sulle seconde palle dopo i piazzati. Anche quando l’avversario spinge dobbiamo mantenere la concentrazione e il possesso palla. I centrali della Roma sono molto forti sul gioco aereo, soprattutto in verticale. Abbiamo provato questi tagli e oggi ci sono riusciti grazie alla profondità che abbiamo creato attraendo i difensori avversari. Coulibaly sta crescendo molto nella costruzione, sta diventando un calciatore importante in vari aspetti. I giocatori capiscono che possiamo controllare gli avversari anche con il pallone tra i piedi”.

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