Nella tarda mattinata il Consiglio di Stato ha bocciato i ricorsi di Perugia e Reggina chiudendo così, anche sotto il profilo amministrativo, la battaglia estiva legata all’ammissione al campionato di Serie B.
Gli umbri avevano presentato opposizione contro la sentenza del Tar del Lazio che aveva restituito la Serie B al Lecco. Tutto ruota intorno alla comunicazione tardiva alla Figc dello stadio che avrebbe dovuto ospitare le gare interne dei lombardi essendo il Rigamonti-Ceppi inidoneo alla categorie. Contrariamente al Collegio di Garanzia del Coni, il tribunale amministrativo aveva riconosciuto le ragioni del Lecco legate alla necessità di dover attendere l’esito dei playoff promozione. Decisione confermata oggi dal Consiglio di Stato.
Il Lecco potrà quindi fare il suo debutto nel torneo di B domenica all’ Euganeo di Padova contro il Catanzaro. Il Perugia, che resta in C, giocherà venerdì sera a Lucca.
Il ricorso della Reggina puntava invece ad annullare l’esclusione dal torneo cadetto decisa per il mancato rispetto di alcuni criteri legali ed economico-finanziari necessari per l’iscrizione.
I calabresi avevano formulato una proposta transattiva per la ristrutturazione del debito tributario e previdenziale, proposta approvata dal Tribunale fallimentare di Reggio Calabria ma respinta delle Amministrazioni interessate che hanno presentato reclamo contro la sentenza del Tribunale fallimentare, tutt’oggi pendente. Il Consiglio di Stato, così come prima il Tar, ha ritenuto “non idoneo il pagamento in data 5 luglio 2023 di una ridotta percentuale dell’intero credito tributario e previdenziale”.
Con l’esclusione della Reggina, che riparte dai dilettanti, il Brescia attende ora il ripescaggio formale in B della Figc. In Lego Pro verrà sostituito dalla Casertana.
Le dichiarazioni di Balata
Il presidente della Lega di Serie B Mauro Balata ha commentato così il pronunciamento del Consiglio di Stato intervenendo al GR1 Rai: “Quella di iniziare i campionati lo scorso 19 agosto si è rivelata una scelta corretta, presa anche per i milioni di tifosi che ci seguono e che non dovevano risentire delle vicende giudiziarie di cui né loro né la Lega avevano alcuna responsabilità. Così facendo è stata restituita la parola al campo“.
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