di Marcello Baldi – Una notte magica quella che la Lazio e Maurizio Sarri hanno regalato ai propri sostenitori nella vittoria per 4-0 contro il Milan di Stefano Pioli. Una vittoria roboante che permette ai biancocelesti di rilanciarsi pesantemente in zona Champions, sfruttando anche il passo falso dell’Inter, sconfitta 1-0 a San Siro contro l’Empoli.
La partita
Sfida indirizzata subito sui binari giusti per i biancocelesti, che al 4’ minuto sbloccano subito il parziale: pallone filtrante in area di Zaccagni, “velato” da ben due giocatori che sia appoggia perfettamente sul mancino di Milinkovic-Savic, il quale non aveva ancora segnato contro i rossoneri. La Lazio sembra aver trovato l’episodio favorevole, ma con un Milan troppo passivo difensivamente da cui però, visto il grande momento di difficoltà, si attende una reazione. Risposta che non arriva e, per contro, i biancocelesti continuano a macinare gioco, trovando il raddoppio sul finale di primo tempo. Perfetto il filtrante di Pedro a premiare l’incursione di Adam Marusic, che fa secco Dest e calcia in porta: il pallone scivola sotto il gomito di Tatarusanu e sbatte sul palo, servendo comodo comodo il tap-in di Mattia Zaccagni. Ottavo gol in campionato per l’ex Verona, miglior marcatore stagionale della Lazio in Serie A.
Il Milan prova una timida reazione ad inizio ripresa: prima una punizione di Bennacer, che fa la barba al palo, poi una ghiotta chance per Leao, anticipato all’ultimo davanti a Provedel da un provvidenziale Hysaj.
Gli uomini di Sarri non perdono mai di fatto il controllo del match e al 67’ lo chiudono: Kalulu falcia Pedro in area, Di Bello assegna il calcio di rigore. Dagli undici metri va Luis Alberto, autore di un mese di gennaio sopra le righe. Pallone calciato foto e centrale, Tatarusanu spiazzato e partita in ghiaccio. L’Olimpico canta, la Lazio si diverte e fa divertire i propri tifosi. I gol di Felipe Anderson, arrivato al 75’, è la ciliegina sulla torta di una serata magnifica: Luis Alberto innesca Zaccagni, che vince un contrasto e si lancia sulla sinistra. Pallone recapitato nuovamente allo spagnolo, che con la coda dell’occhio serve un pallone magico a Felipe Anderson, cinico davanti al portiere avversario, perfetto nelle vesti di vice-Immobile. Quarto gol della Lazio e quarta rete di fila per il brasiliano, che si porta a quota 7 in campionato.
Il tabellino
LAZIO (4-3-3): Provedel; Marušić (33’st Lazzari), Casale, Romagnoli, Hysaj; Milinković-Savić (33’st Bašić), Cataldi (42’st Marcos Antônio), Luis Alberto; Pedro (33’st Romero), Felipe Anderson, Zaccagni. A disp.: Adamonis, Maximiano; Fares, Patric, Radu; Bertini, Vecino; Cancellieri. All.: Sarri.
MILAN (4-2-3-1): Tătărușanu; Calabria, Kalulu, Tomori (23′ Kjær), Dest; Bennacer, Tonali; Messias (13’st Saelemaekers), Díaz (14’st De Ketelaere), Leão (34’st Rebić); Giroud (14’st Origi). A disp.: Mirante, Vásquez; Bozzolan, Gabbia, Thiaw; Adli, Krunić, Pobega, Vranckx. All.: Pioli.
Arbitro: Di Bello di Brindisi.
Gol: 4′ Milinković-Savić (L), 38′ Zaccagni (L), 22’st rig. Luis Alberto (L), 30’st Felipe Anderson.
Le dichiarazioni post partita
SERGEJ MILINKOVIC SAVIC – “Forse la serata più bella da quando sono alla Lazio. Scudetto? Perché no! Se abbiamo battuto in questo modo i campioni d’Italia… Mi sono anche schierato al Fantacalcio, non avevo ancora segnato contro i rossoneri” – ha dichiarato Sergej MIlinkovic-Savic al termine della gara.
MATTIA ZACCAGNI – “Sognare non costa nulla però dobbiamo rimanere con i piedi per terra stando aggrappati alle squadre che abbiamo davanti, continuando a fare questo tipo di prestazioni”. E sul suo momento d’oro dice: “Il lavoro è iniziato due anni fa, quando sono arrivato. Il mister mi ha migliorato tanto sotto l’aspetto delle conclusioni e dell’attaccare gli spazi. Ora sto trovando continuità di gol e sono molto contento. Mi diverto, questo gioco mi piace. Quando giochiamo partite come quella di stasera è bello, giocare insieme a compagni del genere rende tutto più facile. Dobbiamo continuare così”.
ADAM MARUSIC – “Noi non abbiamo limiti, dobbiamo solamente giocare come abbiamo fatto questa sera e alla fine faremo i conti” – dice in mixed zone l’esterno oggi schierato sulla fascia destra per contenere Leao. “Gioco come terzino sinistro, ma ho sempre giocato come terzino destro, anche in nazionale. Gioco dove il mister mi schiera, non ho problemi”. E spiega così le difficoltà che la Lazio ha spesso incontrato davanti alle cosiddette “piccole”: “Forse si tratta di motivazione, più che concentrazione. Dobbiamo migliorare sotto questo aspetto, continuare a lavorare. Spero che nella prossima partita contro queste squadre più piccole giocheremo il calcio di questa sera. Lazio da Champions? È il nostro obiettivo. Dobbiamo continuare così, giocare ogni partita come quella di questa sera e alla fine vediamo dove siamo”.
MAURIZIO SARRI – Una Lazio che difficilmente potrà permettersi reali ambizioni tricolore, vista la marcia trionfale del Napoli che in questo momento guarda l’intero gruppo delle inseguitrici da distanza considerevole. Ma la certezza, per gli uomini di Sarri, è di essere rientrati, dopo i passi falsi contro Lecce ed Empoli, saldamente nella lotta Champions. Nel post gara Maurizio Sarri, predica equilibrio e attenzione: “Non è semplice giocare sempre così. Probabilmente è la miglior partita da quando siedo su questa panchina. Ora serve equilibrio. Viviamo in una piazza bellissima, ma particolare. Dopo Lecce eravamo la peggior squadra d’Italia, ora la migliore. Serve equilibrio da trasmettere ai ragazzi. L’idea da scudetto non c’è, il sogno sì. Importante è pensare alla prossima, non pensare al lungo periodo”.
Il Milan
Il Milan, dalla sua, sembra aver perso l’incisività da parte dei suoi interpreti principali: da Tonali a Leao, passando per Bennacer e Giroud, sembra si sia spento qualcosa. Pioli, rinomato motivatore, dovrà essere bravo a riaccendere questa fiamma. Certo, gli infortuni in questo momento non facilitano il lavoro del tecnico parmense. Su tutti quello di Maignan, a cui si sono aggiunti Tomori e Calabria. “C’è da tornare a Milanello zitti e lavorare”. Anche in questo caso, il messaggio è chiaro.
Per Paolo Maldini il “momento è delicato, succede anche che siamo secondi da soli. Non mi sembra un grande disastro, siamo agli ottavi di Champions che l’anno scorso non ci è riuscito”. E sul tecnico aggiunge: “Fiducia a Pioli? È una domanda che non volevo sentire. È chiaro che c’è fiducia, ci mancherebbe”.
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